venerdì 27 dicembre 2013

SATELLITI SPIA - ECHELON italia , DALLO SPAZIO QUALCUNO CI SPIA E CONTROLLA MKU .

SATELLITI SPIA - ECHELON italia , DALLO SPAZIO QUALCUNO CI SPIA E CONTROLLA MKU .


  • SERVIZI SEGRETI E ABUSI DI POTERE IMPUNITI E SOTTO COPERTURA OCCULTA . 


A proposito di violazione della privacy, l’argomento è rovente ma non se ne parla mai a nessun livello, eppure tocca tutti o quasi. 

Nel 2003 ho sollecitato due parlamentari della Commissione Difesa - fornendo loro prove - in merito alle attività anomale di una branca particolare dei servizi segreti: il Reparto Informazioni e Sicurezza. La risposta ufficiale fu che non esiste questo sistema di Intelligence: firmata all'epoca dall'ammiraglio Paolo La Rosa. 

Ora, esercitando il doveroso diritto di cronaca, ho deciso di pubblicare qualche scatto, così tutti sapranno dove è ubicata e che consistenza ha questa struttura.



                                                                                                                                                                                                                                                                                                                     Questo era l’attacco di un anno fa: Il braccio super segreto dello spionaggio italiano: la strutturo potente mai realizzata in Italia su pressione del governo USA . 
E’ spuntato dal nulla nel 1987, a Cerveteri (poche decine di chilometri a nord di Roma sulla litoranea ) , su iniziativa dell’ammiraglio Fulvio Martini ( già capo del Sismi ) e consulenza particolareggiata della National Security Agency.


Milioni di persone schedate nel bel paese da una rete riservata sulla quale il Parlamento non ha il diritto di sapere nulla, tantomeno l’ignaro popolo “sovrano”. 
Intercettati abusivamente dal RIS (Reparto Informazioni e Sicurezza), senza un mandato della magistratura: giudici non malleabili, giornalisti indomabili, ma anche industriali, politici, ecologisti, ambasciatori, contestatori sociali, prelati come don Gallo, chi si oppone alla guerra o all'installazione di basi militari straniere, chi combatte civilmente l’alta velocità. 
Non mancano poliziotti, carabinieri e finanzieri non allineati alle direttive supreme del sistema di potere . 
Una branca supersegreta al di sopra della legge, proprio come Eurogendfor.


Ecco il grande fratello militare. «We are watching you»: “ti stiamo osservando”. Dallo spazio, infatti, qualcuno ci spia. Non si tratta di extraterrestri, ma di satelliti controllati segretamente dai governi. 
A confronto le intercettazioni telefoniche di spioni pubblici e privati che hanno coinvolto la Telecom dei tempi di Tronchetti Proverà ( Tavaroli e soci), sembrano una bazzecola. 
L’aria e il cielo sono intrisi di segnali elettronici. Intercettarli è facile come raccogliere la pioggia con un secchio. Numerosi cittadini con la fedina penale immacolata, a loro insaputa sono schedati elettronicamente, grazie ai prodigi di un braccio super segreto dell’ex Sismi, specializzato in spionaggio d’ogni genere e guerra elettronica. 
E’ tutto documentato nei fascicoli personali: dalle credenze religiose a quelle politiche, fino alle attività professionali e del tempo libero. 
Siamo controllati e sorvegliati da tempo a nostra insaputa. 
Il presidente del Consiglio Monti, se non fosse troppo distratto dalle pressioni estere, dovrebbe informare subito le Commissioni parlamentari competenti: Affari costituzionali e Difesa.

Se a Monti sostituite il nome di Enrico Letta il risultato non cambia. Si tratta sempre di due affiliati a multinazionali terroristiche e mafiose come il Bilderberg Group e la Trilateral Commission.


Quest’ultima constatazione sarebbe più che sufficiente per licenziare in tronco tutta la casta che serve ubbidiente il padrone internazionale che adesso a colpi di finanza speculativa - a cui ha lavorato in passato anche Romano Prodi (il firmatario assieme e D'Alema del Trattato di Lisbona che ha superato, o meglio annullato la Costituzione repubblicana) si accinge ad infliggere il colpo di grazia al Bel paese.

Oggi parliamo un po’ di quei dilettanti allo sbaraglio dell’intelligence italiota (un sistema privo di reale autonomia), succubi di nordamericani ed israeliani. 
Si tratta di un microcosmo misterioso, violento, prevaricatore di numerosi diritti civili. Praticano attività apparentemente lecite per conto dello Stato che vanno dalla raccolta informazioni con strumenti ovviamente segreti, alla manipolazione dei fatti reali nella loro rappresentazione per il pubblico. 
Gli organi spionistici statali praticano anche con successo l’infiltrazione nella vita e nelle attività private delle persone, delle aziende, e dei movimenti di lotta per i diritti civili, sociali e ambientali, utilizzando anche giornalisti amici dei servizi, sempre compiacenti e comunque sul libro paga. 


Le operazioni praticate possono essere militari, paramilitari, diplomatiche, di infiltrazione nelle redazioni di giornali e televisioni compresa la Rai, Fininvest e La7, di asservimento degli inviati all'estero, di infiltrazione stabile negli organi di stampa più influenti (La Repubblica): attraverso la strumentalizzazione dei soggetti o di intere testate ed editori compiacenti. 
A proposito Carlo De Benedetti è nelle liste del Bilderberg Group.

Capitolo a parte lo zio Sam. Fino al 2004 la NSA aveva in Italia - San Vito dei Normanni in provincia di Brindisi - una base di ascolto terrestre delle comunicazioni di ogni genere. 
Per esempio, hanno registrato in diretta la strage militare di Ustica. Quando il giudice Rosario Priore ha chiesto con una rogatoria informazioni al Governo degli Stati Uniti d'America, la risposta è stata un secco rifiuto. 

Questa base su suolo italiano (ceduta senza alcuna ratifica parlamentare, e quindi illegalmente in violazione come sempre del dettato costituzionale) - in ragione del grado stato di inquinamento provocato dalle attività delle forze armate statunitensi - è stata abbandonata nel 2004 e ceduta allo Stato italiano per un dollaro.


In tempi di pace - ma sono questi davvero tempi pacifici con numerosi conflitti in corso e la guerra aperta all'umanità per ridurla all'osso ? - il discorso dello spionaggio, illecito dal punto di vista di molte garanzie formali, appare quantomeno molto discutibile: in modo particolare negli Stati retti retti da Costituzioni con norme vincolanti in proposito. 
Ma per l’Italia ed altri Paesi europei, ormai il problema non si pone più, perché vige un unico regime dittatoriale (alla voce: Nuovo Ordine Mondiale).

Eppure guerre con le pallottole e le bombe, guerre psicologiche, guerre culturali se ne fanno tante.
Oggi è in atto un nuovo tipo di guerra: non convenzionale. Di che si tratta? Scatenare le forze della natura usandole come armi tradizionali per indebolire nemici ed anche alleati. 
Mai sentito parlare dello sconvolgimento del clima? Pensate un po’: hanno già infiltrato il movimento italiano e prim'ancora quello a livello europeo e nordamericano, che combatte contro le scie chimiche.

Adesso imperversano anche le guerre economiche, favorite dai soliti servi dell’alta finanza ma non solo: Prodi, Amato, Ciampi, Monti, Draghi, eccetera.

Ed eccoci al punto iniziale del discorso. Non si era detto e ripetuto che si dovesse governare con metodi e strumenti democratici? Ma non è proprio il controllo popolare, attraverso la conoscenza dei fatti, uno degli ingredienti e degli strumenti caratterizzanti della democrazia? 

Allora, al di là del funzionamento dei servizi segreti, il problema della compatibilità democratica di questi apparati resta aperto, o meglio, spalancato. 

In Italia, per esempio, ci sono stati fatti di inaudita gravità - rapimenti di Mossad & Cia (Mordechai Vanunu, Abu Omar), deportazione illecita di persone, omicidi a catena, attentati sotto governi di vario colore politico - anche progressisti, sui quali la verità resta coperta, l’azione della giustizia appare ancora impossibile perché i governi hanno opposto come al solito il segreto di Stato.

Datagate, a Cerveteri la megabase italiana di ascolto satellitare

Datagate, a Cerveteri la megabase italiana di ascolto satellitare


Cerveteri sarebbe il centro di ascolto italiano un sistema planetario di intercettazioni e spionaggio. A sostenerlo è un’inchiesta del settimanale Panorama che, assieme alla rivista di geopolitica “Look out”, ha dedicato un ampio dossier al tema della raccolta dati nello spionaggio e del programma messo in piedi dagli Stati Uniti per rubare informazioni dagli altri Stati, uno scandalo noto come “datagate”.
Il centro di ascolto e raccolta dati si trova nel grande campo militare sull’Aurelia, in cui da alcuni punti rialzati all’esterno delle lunghe mura è possibile scorgere gli enormi radar bianchi del centro. Attualmente è in costruzione anche un altro grande edificio, adiacente a quello vecchio, visibile sempre dal Cavalcavia di via Fontana Morella.
Secondo l’articolo, a firma Luciano Tirinnanzi, “in Italia esiste effettivamente un “Grande Fratello” capace di ascoltare ogni comunicazione pubblica e privata e in grado di intercettare mail, fax, telefonia mobile e fissa: si chiama ECHELON”.  E quel “Grande Fratello” si trova proprio a Cerveteri.
La struttura sarebbe parte del ben più ampio “programma d’intercettazione mondiale messo in piedi dagli Stati Uniti e dal Regno Unito già nel primo dopoguerra, che portò alla progressiva creazione di un sistema di respiro mondiale, basato su stazioni di ascolto posizionate in diversi angoli della terra, in grado di garantire un’adeguata copertura satellitare e l’ascolto di ogni parola scritta o pronunciata in tutto il globo”.
L’inchiesta ricorda l’importanza del programma Echelon, a cui il nostro Paese aderisce – sotto segreto di Stato – attraverso la base di ascolto di Cerveteri, dove una stazione orientabile collegata a numerosi satelliti spia USA può teoricamente intercettare le comunicazioni di qualsiasi cittadino. Ed Echelon è come un antenato del programma di sorveglianza PRISM degli Stati Uniti, gestito dalla National Security Agency (NSA), di cui si sta parlando molto in questi giorni.
echelon“La base di Cerveteri – riporta l’articolo – è gestita ovviamente da personale militare e le operazioni d’intercettazione sono coordinate dall’Aise, il servizio segreto di sicurezza esterna, ex SISMI. Qui lavorano almeno trecento persone, tra personale militare, civile e contrattisti, tra i quali soprattutto informatici e traduttori. Questi ultimi, in particolare, sono il fiore all’occhiello di ECHELON Italia e il fatto che una delle sezioni più sviluppate sia proprio il reparto traduzioni chiarisce gli scopi per i quali la base in provincia di Roma è predisposta: l’ascolto delle reti diplomatiche”.
“Cerveteri, infatti, è adibito a monitorare soprattutto le trasmissioni delle sedi diplomatiche estere grazie a sistemi crypto, ovvero sofisticati software crittografici e di decrittazione, programmati in funzione sia attiva sia difensiva. Scopo ultimo è, infatti, provvedere a intercettare conversazioni specifiche e accuratamente selezionate, a scopi politici. E non, come verrebbe da credere, a scopi archivistici per catalogare le conversazioni degli italiani. Oltre alle apparecchiature di ascolto, il centro ECHELON Italia riceve – questo sì – la massa di notizie provenienti dall’NSA riguardanti soprattutto il nostro Paese, per vagliarle e analizzarle”.
Ecco dunque svelato, per chi ancora non lo sapesse, che cosa si nasconde dietro i lunghi muraglioni rossi che costeggiano l’Aurelia, via Pizzo del Prete. e via Pizzo del Prete.
La funzione di tale sistema – spiega il settimanale – è bypassare le normali procedure d’intercettazione previste dalla legge italiana ( il cui iter renderebbe l’intercettazione difficilmente fruibile ), ma è altrettanto vero che nessuno nel nostro Paese – né Cerveteri né altri – ha come obiettivo intercettazioni di massa, né tantomeno i militari sono là per monitorare le conversazioni di ogni singolo cittadino.
Insomma, senza saperlo, Cerveteri non è mai stata così internazionale.

lunedì 2 dicembre 2013

Immagini tridimensionali da una foto, per il riconoscimento facciale ( anche i satelliti spia avranno questa tecnologia di riconoscimento facciale )

Immagini tridimensionali da una foto, per il riconoscimento facciale  ( anche i satelliti spia avranno questa tecnologia di riconoscimento facciale ) 

Le moderne tecnologie per l’identificazione biometrica sono in grado di permettere la verifica dell’identità di una persona mediante parametri quali ad esempio le impronte digitali, l’iride dell’occhio, il DNA o le caratteristiche del volto umano.
Ovviamente però, con oltre 6 miliardi di individui sul nostro pianeta, le caratteristiche del volto finiscono per ripetersi, e si possono facilmente trovare persone con lo stesso taglio del naso e degli zigomi, con gli occhi dello stesso colore e forma, rendendo molto più complicata un’identificazione univoca, specialmente se il sistema di identificazione biometrica si basa su normali immagini fotografiche a due dimensioni.
Partendo da questo problema, un gruppo di ricertatori della Florida Atlantic University (FAU) di Boca Raton hanno creato un algoritmo computerizzato che è in grado di creare modelli a tre dimensioni di un volto umano, usando come base di partenza una normale fotografia. Il sistema crea inizialmente un “volto virtuale” standard, i cui parametri di base sono rilevati a partire da un database di immagini tridimensionali di volti veri.
Quando il sistema si trova a dover analizzare una specifica immagine bidimensionale, tale volto virtuale viene “proiettato” sul piano di tale immagine. A questo punto, l’algoritmo tiene conto della posa assunta dal soggetto al momento dello scatto e dell’illuminazione della fotografia.
Questi elementi vengono usati per trasferire su questo volto di base le caratteristiche facciali del soggetto della fotografia, in modo da creare un’immagine tridimensionale del suo viso con il maggior grado di approssimazione possibile.
Secondo i ricercatori, questa tecnologia potrebbe essere usata per analizzare non soltanto immagini fotografiche, ma anche filmati di sorveglianza video come quelli ripresi da telecamere a circuito chiuso, per facilitare le indagini della polizia nella ricerca degli autori di un crimine, o per rintracciare persone scomparse.

domenica 1 dicembre 2013

Le Tecnologie - dei Carabinieri ( dalle nostre ricerche tecnologie antiche )

Le Tecnologie dei Carabinieri ( dalle nostre ricerche tecnologie antiche )

E.V.A.
La tecnologia continua ad essere il "volano" attraverso il quale l'Arma cerca di aumentare l'efficienza della propria struttura e l'efficacia della propria azione, senza mai dimenticare la centralità dell'elemento umano. Anche nel 2008 sono state adottate soluzioni tecnologiche d'avanguardia tanto nel settore operativo che in quello logistico-amministrativo, con conseguente recupero di personale da destinare ad attività esterne.
Per migliorare il controllo del territorio è stato realizzato l'innovativo sistema E.V.A. (Enhanced Vehicle Automation), una piattaforma di comunicazione a bordo delle auto le cui funzionalità sono attivabili dall'operatore, oltre che manualmente, anche attraverso comandi a riconoscimento vocale di tipo "speaker independent", con il vantaggio di garantire al personale, grazie alla tempestività di utilizzo, libertà di movimento e maggiore sicurezza restando concentrato sulla persona da controllare. Il progetto è valso all'Arma anche
l'"e Content Award 2008", premio per il miglior contenuto digitale nel settore
dell'e-governement. Dall'attività preventiva alle indagini, anche qui la tecnologia nel 2008 ha giocato un ruolo da protagonista: sono stati realizzati progetti per migliorare le capacità di investigazione scientifica del Ra.C.I.S. e dei R.I.S., come i Sistemi "Carabinieri-DNA" e LIMS (Laboratory Information Management System), per il tracciamento delle operazioni relative, rispettivamente, alla gestione dei profili genetici trattati nel corso delle indagini tecniche ed alle attività di laboratorio effettuate con adozione di sistemi di autenticazione biometrica. Sono stati poi resi disponibili strumenti cartografici, di repertamento informatico e per la gestione di servizi di osservazione e controllo di persone e veicoli in movimento.
Anche i programmi di formazione specialistica sono stati caratterizzati da un elevato contenuto tec nologico, come nel caso del nuovo Istituto Superiore di Tecniche Investigative (I.S.T.I.) di Velletri, voluto dall'Arma per potenziare l'attività investigativa tradizionale. Presso questo moderno polo di formazione, dove vengono portate dal "campo" all'aula le esperienze operative dei migliori investigatori dell'Arma, il personale prioritariamente impegnato nell'attività di polizia giudiziaria viene specializzato sull'utilizzo delle più moderne tecniche di indagine e sull'impiego di tecnologie d'avanguardia nei settori, ad esempio, della sicurezza informatica e del repertamento elettronico.
Nel settore logistico-amministrativo è stata ulteriormente potenziata la piattaforma tecnologica attraverso la quale il Centro Nazionale Amministrativo gestisce il trattamento economico e l'assistenza fiscale di tutto il personale, mentre è in corso di realizzazione il Sistema Informativo Logistico dell'Arma (SILAC) per il governo del ciclo di vita di armi, mezzi, equipaggiamenti, arredi ed immobili. 

Laboratorio tecnico

domenica 24 novembre 2013

Datagate: Guardian, da 338 aziende sistemi-spia come Nsa

Datagate : Guardian, da 338 aziende sistemi -spia come Nsa


Da Usa a Francia, Germania e Italia tecnologie a 'regimi'

Datagate: Guardian, da 338 aziende sistemi-spia come Nsa
Centinaia di aziende private vendono sistemi di spionaggio e intercettazioni simili a quelli utilizzati dalla Nsa a 35 Paesi nel mondo, come Libia e Bahrain,che consentono di tracciare milioni di mail, sms e telefonate. Lo rivela Guardian pubblicando un rapporto della ong Privacy International.338 le aziende coinvolte, in Usa, Gb, Israele e Italia.
Le 338 aziende, tra le quali 77 basate in Gran Bretagna, mettono sul mercato potenti tecnologie "generalmente associate con la National Security Agency (Nsa) e la sua controparte britannica, Government Communications Headquarters (Gchq). Questo mercato, scrive il Guardian, è fonte di "crescente preoccupazione tra le associazioni per i diritti umani". Tra gli strumenti offerti, video-camere spia inserite nelle lattine di cola, nei mattoni o nei seggiolini dei bambini per le auto.
Le compagnie si difendono affermando che si tratta di tecnologie che aiutano i governi in Asia, Africa e Medio Oriente a combattere il terrorismo e il crimine. Tra i vari documenti scoperti, anche quelli relativi a Cerebro, un sistema di intercettazione delle fibre ottiche su cui viaggiano le reti web simile al Tempora utilizzato dal Gchq, messo sul mercato da una azienda di Dubai, la Advanced Middle East Systems (Ames).
C'è poi un altro 'clone' di Tempora, Zebra, offerto dalla sudafricana VAST ech. L'elenco delle compagnie, pubblicato da Privacy International dopo 4 anni di lavoro, include anche un azienda italiana, la "Hacking Team", fondata nel 2003 e basata - si legge nel rapporto - a Milano. I suoi "prodotti" sono stati "localizzati in Marocco", prosegue il rapporto che sottolinea come "la normativa italiana per l'esportazione non regola nello specifico queste tecnologie, quindi possono finire facilmente nelle mani sbagliate". La ditta italiana "afferma di poter fornire sistemi di intercettazione per i cellulari come iPhone, Blackberrie e quelli basati su Windows o Symbian".

martedì 19 novembre 2013

Uno scanner che farà conoscere tutto di voi da 50 metri oppure da 500 km di altezza !

Uno scanner che farà conoscere tutto di voi da 50 metri oppure da 500 km di altezza !

scanner molecolare laser
Sarà disponibile tra uno o due anni, fa sapere il Dipartimento di Sicurezza americano, uno scanner mai visto visto prima, che permetterà di sapere tutto delle persone scansionate: sostanze presenti nel corpo e sui vestiti, se ci sono tracce di droga, esplosivi o altre sostanze chimiche pericolose. E tutto questo senza dover fermare le persone e senza contatto fisico e, ancora, probabilmente a loro insaputa.
È qualcosa che va ben oltre le questioni sollevate già per la localizzazione satellitare e per le intercettazioni. È uno strumento che, utilizzato per la lotta al terrorismo, farà venire a conoscenza di coloro che lo utilizzeranno, forze di polizia e agenzie investigative governative, di informazioni dettagliate sulle persone scansionate. Tutti, inoltre, potranno essere scansionati in luoghi come aeroporti, centri commerciali, o persino per le strade cittadine, se gli agenti di polizia verranno dotati di questo strumento.
La compagnia che lo ha inventato, Genia Photonics, ha affermato che “il dispositivo è in grado di penetrare i vestiti e offrire un’informazione spettroscopica di qualsiasi sostanza presente nel corpo umano o negli oggetti portati con sé”. I suoi inventori sono già stati ingaggiati dall’azienda In-Q-Tel, per lavorare con il Dipartimento di Sicurezza degli USA. La In-Q-Tel è una compagnia fondata nel 1999 da un gruppo di privati cittadini su richiesta della CIA e con il supporto del Congresso. Una sorta di azienda-ponte tra l’agenzia di intelligence e le aziende che si occupano di nuove tecnologie.
Strumenti simili a questo scanner sono già stati progettati in Russia e alla George Washington University. Quello della Genia Photonics è, però, migliaia di volte più veloce e più preciso, anche ad una maggiore distanza.
Per quanto questa nuova tecnologia potrebbe aprire nuovi scenari in ambito di diagnosi medica, restano gli interrogativi sull’uso che se ne farà in altre circostanze, come la sicurezza del paese. Chi potrà utilizzarla? Con quali limiti? Chi conserverà i dati ottenuti? Dove e per quanto tempo? Un problema, quello della privacy, che rimane ancora aperto.

Un microfono spia con 20 euro e con 200 milioni di euro su satellite spia

Un microfono spia con 20 euro e con 200 milioni di euro su satellite spia 




Ormai sulla Rete si possono trovare le istruzioni per fare di tutto, dalla ricetta per un piatto di pasta fino (purtroppo) a come fabbricare una bomba.
Pertanto non è una sorpresa imbattersi nelle istruzioni per fabbricare un microfono spia amatoriale.
Ad un costo di circa 20 dollari, praticamente chiunque può essere in grado di costruire un piccolo microfono spia a raggio laser. Il microfono spia è in grado, tramite il raggio laser invisibile ad infrarossi, di rilevare le più piccole vibrazioni di una parete o di una finestra, causate dai suoni prodotti dalla voce umana al di là del muro o del vetro.
Il raggio laser viene raccolto da un transistor, e grazie ad un piccolo amplificatore viene convertito in segnale audio. Il tutto può essere costruito da sè con poco sforzo.
Ovviamente però, si tratta di apparecchi amatoriali, che al massimo possono essere usati per spiare il proprio vicino (possibilmente con intenzioni innocenti!). Per un uso di tipo professionale, è decisamente consigliabile usare apparecchiature di ben altra caratura, quali ad esempio un microfono direzionale.
Basati sullo stesso identico concetto, i microfoni laser direzionali sono in grado, se il loro raggio invisibile viene puntato contro il vetro di una finestra, di leggerne le vibrazioni e raccogliere le conversazioni al suo interno, fino ad una distanza di oltre un chilometro e mezzo. Tale genere di apparecchiature per l’ascolto a distanza è consigliato per un uso di ben altro livello, ad esempio per forze dell’ordine durante un’operazione di raccolta prove, o per detectives privati durante un’investigazione.
Ovviamente hanno ben altri costi rispetto ai microfoni amatoriali, ma il risultato ottenuto sarà di tutt’altro livello, e potrà anche essere utilizzato in sede processuale come prova.

giovedì 7 novembre 2013

Sorveglianza satellitare del cervello


Sorveglianza satellitare del cervello



  1. Signals Intelligence della NSA usa la stimolazione EMF del cervello per il Neural Remote Monitoring (RNM) e il collegamento cervello elettronico (EBL). La stimolazione EMF del cervello è stata sviluppata nel periodo del famigerato programma MKULTRA nei primi anni 1950, che ha incluso la ricerca neurologica attraverso “radiazioni” (non ionizzanti EMF) e la ricerca e sviluppo della bioelettronica. La tecnologia segreta risultante è classificata presso l’Archivio di Sicurezza Nazionale come “Radiation Intelligence”, definito anche come “informazioni involontariamente emanate, praticamente onde elettromagnetiche emanate nell’ambiente, non compresa la radioattività o l’esplosione nucleare”. Signals Intelligence applica questa tecnologia segreta nello stesso modo come applica altri programmi di guerra elettronica del governo. La NSA controlla le informazioni disponibili su questa tecnologia e secretando questo tipo di ricerche scientifiche all’opinione pubblica. Ci sono anche degli accordi internazionali tra le agenzie di intelligence per mantenere questa tecnologia segreta. La NSA ha brevettato apparecchiature elettroniche che analizzano l’attività elettrica negli esseri umani a distanza. Attraverso la computer-generated brain mapping, riescono a monitorare costantemente tutte le attività elettriche del cervello della popolazione. L’NSA riesce a decodificare le mappe cerebrali individuali (di centinaia di migliaia di persone) per motivi ( dicono ) di sicurezza nazionale. La stimolazione EMF del cervello è anche segretamente utilizzata dai militari. Ai fini della sorveglianza elettronica l’attività elettrica nel centro del linguaggio può essere tradotta (tramite dei sintetizzatori) in parole. L’RNM può inoltre inviare segnali codificati alla corteccia uditiva, permettendo così la comunicazione audio direttamente nel cervello (scavalcando le orecchie). Gli agenti possono utilizzare questa tecnica per torturare segretamente i soggetti, simulando allucinazioni uditive tipici della schizofrenia paranoide. Senza alcun contatto con il soggetto, il monitoraggio remoto neurale può tracciare l’attività elettrica della corteccia visiva di una persona trasmettendo direttamente immagini al suo cervello, il tutto viene controllato tramite un monitor video. Essi pertanto riescono anche a vedere ciò che gli occhi del soggetto preso di mira stanno vedendo in quel preciso momento. L’RNM può inviare immagini direttamente alla corteccia visiva. bypassando gli occhi e i nervi ottici. Possono utilizzare questi strumenti per inserire delle immagini di nascosto nel cervello di qualcuno mentre dorme, in fase REM, programmando così la mente della vittima per i loro scopi. Le capacità di agenti NSA con RNM. Insomma, la voce e il suono in 3D, (audio subliminali e non) possono essere inviati alla corteccia uditiva della gente (bypassando le orecchie) e le immagini possono essere inviate alla corteccia visiva. L’RNM può anche alterare le percezioni di un soggetto come gli stati d’animo, e il controllo motorio. Questo è diventato una metodologia tipica per le comunità di intelligence. L’RNM infatti permette un completo controllo audio-visivo del cervello. La National Security Agency può rilevare, identificare e monitorare in remoto i campi bioelettrici di una persona. Hanno anche la capacità di monitorare in remoto e in modo non invasivo, le informazioni nel cervello umano elaborandole in digitale, decodificando i potenziali evocati tra i 30-50 Hz, .5 milliwatt (emissioni elettromagnetiche provenienti dal cervello) . L’attività neuronale nel cervello crea un pattern elettrico che ha un flusso magnetico mutevole. Questo flusso magnetico emette una costante di 30-50 Hz, 0,5 milliwatt d’onda elettromagnetica (EMF). Nell’emissione elettromagnetica del cervello sono contenuti picchi e modelli chiamati “potenziali evocati”. Ogni pensiero, reazione, comando motorio, evento uditivo e immagine visiva del cervello ha un corrispondente “potenziale evocato” o un insieme di “potenziali evocati”. L’emissione di campi elettromagnetici del cervello possono essere decodificati in pensieri, immagini e suoni. La NSA utilizza la EMF Brain Stimulation, anche come sistema di comunicazione per la trasmissione di informazioni (come messaggi nel sistema nervoso) per gli agenti dei servizi segreti, per trasmettere al cervello dei soggetti operazioni top secret (anche in modo non percepibile a livello conscio). La decodifica RNM richiede una frequenza di risonanza per ogni area specifica della mente. Tale frequenza è quindi modulata per imporre le informazioni in quella zona specifica del cervello. La frequenza a cui le varie aree cerebrali rispondono varia da 3 Hz a 50 Hz. Solo L’Intelligence della NSA modula i segnali in questa banda di frequenza. 

sabato 2 novembre 2013

DRONI – AGS – SETTE DOMANDE PER SAPERNE DI PIU’

DRONI – AGS - SETTE DOMANDE PER SAPERNE DI PIU'
Non è una novità che gli USA abbiano scelto Sigonella come capitale dei droni e la Sicilia come piattaforma strategica per le loro operazioni militari nel continente africano, in Afghanistan, Pakistan e via discorrendo. Ne parla da tempo soprattutto Antonio Mazzeo nel suo blog, fornendo dati e cifre.
Di recente Repubblica ha pubblicato un documento ‘desecretato’, la presentazione del programma AGS (Alliance ground surveillance) in lingua inglese, che in 15 slide ne illustra i concetti base.
Argo vi propone oggi una traduzione italiana quasi letterale delle slide (in fondo al post) e, contestualmente, alcune domande che ogni cittadino, nonché contribuente, italiano dovrebbe porsi.
Il sistema di Sorveglianza Terrestre dell’Alleanza (AGS) “rende l’Europa più responsabile della sicurezza europea” (slide 2). Ha davvero così tanti nemici l’Europa da avere la necessità di un controllo capillare del territorio?
Paradossalmente non avviene invece che basi come quelle di Sigonella e di Vicenza rendano l’Italia un obiettivo primario dei terroristi internazionali generati dagli ‘esportatori di democrazia’ statunitensi ?.
L’AGS fornisce supporto per ‘individuare e colpire bersagli‘ (slide 3). Ma l’Italia che, per dettato costituzionale, ripudia la guerra come strumento di soluzione dei conflitti, può partecipare a missioni di guerra, con attacchi anche simultanei in aree geografiche differenti (slide 8)?
Solo in caso di conflitto, infatti, si avrebbe bisogno della ‘sorveglianza area continua‘, (ancora slide 8), di cui è parte essenziale il Muos, non a caso spesso definito “super radar a stelle e strisce”.
La scelta di Sigonella rientra in un lungo percorso iniziato nel ’95 (slide 4). Chi sono i protagonisti di questo percorso? Chi ha preso e prende le decisioni fondamentali? In mano a chi sono il ‘programma unico’ e il ‘contratto unico’ citati nella slide 6?
Se le nazioni aderenti alla NATO si sono accordate per un ‘Finanziamento Comune’ (slide 5), noi cittadini non ne sapevamo nulla. Ci piacerebbe sapere quali impegni finanziari abbiamo assunto e quali sono (quanto meno) le eventuali ricadute produttive sull'industria locale.
I gruppi industriali che partecipano al programma, nazione per nazione, sono indicati nella slide 7, ma nulla si dice di come siano ripartite le spese. Non è che gli USA stanno facendo finanziare agli alleati, e quindi anche a noi, la loro industria bellica?
Di aiuti umanitari, missioni ONU e simili parla la slide 9. Quante missioni umanitarie si sarebbero potute compiere con i soldi investiti nella costruzione e nel mantenimento di questo arsenale? Abbiamo davvero bisogno di un capillare controllo terrestre per sapere dove sono le situazioni di bisogno?
O forse gli interventi umanitari sono la foglia di fico che copre la vera ragion d’essere dei droni, l’acquisizione del bersaglio’, la possibilità di ‘supportare un attacco molto preciso e selettivo‘ (slide 9).
Quanto alla massimizzazione degli effetti e alla minimizzazione dei danni collaterali, la cronaca di ciò che accade da diversi anni in Afganistan (in Pakistan, precedentemente in Iraq…) racconta bene come questi interventi precisi e ‘chirurgici’ siano stati indolori… Il numero delle vittime civili innocenti ne è una prova e Argo ne ha parlato proprio di recente.
Presentato come progetto NATO, l’AGS si rivela programmato e gestito (anche a livello di addestramento – slide 13) dagli USA come risposta alle esigenze USA. Noi siamo chiamati a partecipare in posizione subalterna, caricandoci di costi non indifferenti e offrendo il nostro territorio come base per una politica di potenza che non ci appartiene.
Ecco le slide della presentazione AGS con il testo tradotto in italiano
NOTA: per attivare la presentazione cliccare sull'immagine. Si possono utilizzare le frecce della barra di menù in basso per fare scorrere le immagini manualmente, oppure variare il tempo di scorrimento (3 sec) portandolo a 5 – 6 sec per avere il tempo di leggere anche i testi più lunghi.

lunedì 28 ottobre 2013

Caso Nsa, rivelazione del sito Cryptome : intercettazioni su più di 124 miliardi di telefonate nel mondo, oltre 40 milioni in italia .

Caso Nsa, rivelazione del sito Cryptome : intercettazioni su più di 124 miliardi di telefonate nel mondo, oltre 40 milioni in italia .





Cina, Messico, Brasile, Iran, Russia, Corea del Nord, Pakistan Afghanistan, paesi alleati dell'Unione Europea come Francia, Germania, Italia, Spagna e persino il lontano Giappone. Sono tanti i paesi coinvolti nello scandalo datagate che sta travolgendo gli Stati Uniti e l'amministrazione Obama.
Mascherate come programma finalizzato a combattere il terrorismo e garantire la sicurezza pubblica, le intenzioni - e le ambizioni - della Nsa appaiono di ben altra natura. Le priorità di intelligence dell'agenzia statunitense arrivano a coprire aree come le intenzioni dei leader, la stabilità economica, i pericoli al sistema finanziario, gli obiettivi della politica estera, il controllo delle armi (la figura in basso rilevata dal sito Cryptome mostra uno schema dettagliato delle priorità della Nsa).



A rimanere coinvolti nel gioco dello spionaggio internazionale sono anche i cittadini dei suddetti paesi. Secondo alcune indiscrezioni rilasciate dal sito Cryptome dal 10 dicembre 2012 al 13 gennaio 2013 sarebbero state intercettate più di 124 miliardi di telefonate in tutto il mondo. Nella penisola iberica, come riporta il quotidiano spagnolo El Mundo, il numero di intercettazioni è di oltre 60 milioni; in Francia il Le Monde rileva che le chiamate registrate dalla Nsa è di 70 milioni circa; numeri analoghi anche per l'Italia. Numeri più alti invece per Pakistan e Afghanistan dove sono state intercettate rispettivamente 12,76 e 21,8 miliardi di chiamate.
Una mole di dati che non può certo essere giustificata con la sola lotta al terrorismo internazionale. Le rilevazioni sono arrivate a poche ore dallo scandalo delle intercettazioni del cellulare della Merkel che sta scuotendo l'opinione pubblica tedesca e che rischia di incrinare i rapporti tra i due paesi (nel frattempo il Wall Street Journal fa sapere che la Nsa ha messo fine al programma di intercettazioni che ha coinvolto 35 leader mondiali e che lo stesso Obama non fosse stato informato della vicenda per ben cinque anni). I leader europei sono ora in fila dietro la cancelliera per chiedere spiegazioni a Washington.
L'intelligence di Roma fa sapere che non ci sono evidenze sul numero di chiamate intercettate in Italia dalla National Security Agency riportate da Cryptome, e invita quindi a prendere questi dati con le pinze. Nel frattempo pare che si sia intensificata l'attività di vigilanza nei pressi delle ambasciate e altre sedi diplomatiche, specialmente intorno all'Ambasciata degli Stati Uniti di Roma. Agenti di Polizia, insieme alla squadra cinofila, stanno ispezionando la zona per verificare lo stato di sicurezza e prevenire eventuali attentati.

martedì 22 ottobre 2013

Scanner facciali negli stadi per i tifosi violenti oppure mappature delle cornee sulla popolazione : ecco come funzionano

Scanner facciali negli stadi per i tifosi violenti oppure mappature delle cornee sulla popolazione italiana  : ecco come funzionano 


ROMA – Si basano tutti sulle riprese di una immagine del volto usata per calcolare alcuni punti chiave, fra cui la distanza degli occhi, che confrontano con immagini di un archivio. Sono i sistemi di riconoscimento facciali, proposti dal presidente della Roma James Pallotta il quale ha promesso che nel nuovo stadio della Roma ”tecnologie come il riconoscimento facciale permetteranno di riconoscere i personaggi cattivi e di non farli entrare”.
Vi sono diversi tipi di sistemi di riconoscimento facciale ma tutti si basano su tecniche simili per riconoscere i volti, spiega Franco Tecchia, esperto di computer graphic del laboratorio di robotica percettivo dell’Istituto Tecip della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Oltre alla distanza fra gli occhi, questi sistemi tengono conto anche di altri punti chiave, come a esempio il modo in cui bocca, occhi, naso sono distribuiti fra loro su un volto.
Alcune di queste tecnologie sono più avanzate, altre meno: per esempio, prosegue Tecchia, alcune usano telecamere 3D che, realizzando un rilievo tridimensionale del volto da esaminare, hanno a disposizione dati più sofisticati e quindi effettuano comparazioni più precise. In ogni caso, rileva l’esperto, ”questi sistemi di riconoscimento del volto sono meno avanzati rispetto ad altre tecnologie di riconoscimento, come il riconoscimento delle impronte digitali o scannerizzazione dell’iride, ma sono utilizzabili in presenza di una folla”.
Per l’esperto, i sistemi di riconoscimento facciali hanno il vantaggio ”di poter essere installati dove c’è un sistema di videosorveglianza, anche se il risultato dipende ovviamente dalla risoluzione delle immagini ottenute”. I tempi di riconoscimento inoltre sono molto rapidi, dell’ordine di qualche secondo ”e – sottolinea Tecchia – sono compatibili con un uso in tempo reale”.