sabato 27 dicembre 2014

Code - nuovi sistemi di spionaggio con interazione satellitare e gps

Code



Concepito e studiato con l’ausilio dei professionisti della sicurezza, C.O.DE. (Connected Operational DEvice) è la soluzione più adatta per l’impiego da parte del personale appiedato. Le sue caratteristiche peculiari lo rendono lo strumento ideale per la connessione immediata con il centro di comando e l’accesso alle informazioni in tempo reale. La soluzione incrementa di otre il 35% l’operatività e l’efficienza degli operatori che lo utilizzano. Innovazione fondante contenuta in C.O.DE. risiede nella capacità e nella velocità d’interconnessione con parti terze, tramite il software di connessione iConnektor. C.O.DE. ha nel suo DNA la possibilità di connessione a device esterni senza necessità di costosi e limitanti sistemi fisici, garantendo l’acquisizione e la fruizione dei dati in tempo reale da tutte le periferiche disponibili, creando un ecosistema di baseche permette la visualizzazione, di fatto, in realtà aumentata. C.O.DE. è il primo sistema al mondo capace di creare uno schermo di connettività verso sistemi tecnologici diversi, garantendo l’accesso ad un mondo di servizi integrati realizzati ad hoc sulle necessità specifiche della missione e dell’ambiente circostante. L’obiettivo della soluzione è quello di potenziare le capacità degli operatori impegnati nelle attività di controllo del territorio, al fine di aumentarne l’efficacia ed l’efficienza, garantendo nel contempo la sicurezza del Cittadino. L’hardware del sistema è costituito da uno smartphone da 5” su piattaforma Android, con specifiche di resistenza alla penetrazione di acqua e polvere (standard IP67). Tali caratteristiche lo rendono estremamente resistente agli agenti atmosferici e alle cadute accidentali, consentendone l’utilizzo nelle condizioni operative più estreme.
Il sistema CODE garantisce la disponibilità di tutte le funzioni necessarie per il controllo del territorio:
il sistema invia le proprie coordinate cartografiche alla Centrale Operativa Intellikore. Tale sistema consente agli operatori di centrale di conoscere in tempo reale la posizione delle forze dislocate sul campo, garantendo interventi più rapidi ed efficaci nelle situazioni di emergenza.
Il modulo di video sorveglianza permette inviare un video in modalità streaming (near real time)alla centrale operativa e, in caso di mancanza di connettività, di registrare in locale foto e video. Il sistema permette l’utilizzo, a scelta dell’operatore, di entrambe le telecamere integrate nel tablet nonché della telecamera collocata a bordo dell’automezzo. I contenuti multimediali, geolocalizzati e memorizzati in locale, possono essere inviati in centrale in qualsiasi momento e attraverso diversi sistemi connettivi.
Accesso in tempo reale a tutte le banche dati, siano esse nazionali che locali, interforze o di proprietà. Le banche dati disponibili sono accessibili in mobilità diretta e sicura direttamente sul campo. L’operatore che effettua l’accertamento interroga contemporaneamente tutte le banche dati disponibili, ricevendo sul device un aggregato di informazioni di immediata consultazione, personalizzabile sulla base delle diverse esigenze operative. In caso di soggetti segnalati, il sistema ha una speciale visualizzazione che avvisa l’operatore di un potenziale pericolo. Gli accertamenti contengono, oltre ai dati dell’operatore, le coordinate cartografiche del luogo del rilevamento, per futuri utilizzi. Attualmente il sistema «Mercurio» è configurato per l’Italia per gli accessi ai database SDI, MCTC, ANIA, consentendo gli accertamenti su targa, telaio, persona fisica e armi registrate.
Con la pressione di un solo bottone è possibile inviare in centrale un segnale di allarme. Tale procedura avvia in automatico lo streaming video e audio consentendo all’operatore di centrale di avere una chiara visione della situazione in essere. La funzione di allarme non è disattivabile dall’operatore sul campo, il termine della segnalazione viene effettuato in automatico dal sistema dopo un time out di 30 secondi.
l’atterramento dell’operatore a seguito di una eventuale aggressione genera un allarme automatico di tipo Man Down. L’avvio del Man Down Alarm genera automaticamente il flusso video e audio dal dispositivo verso la centrale Operativa.
Modulo di instant messaging bi-direzionale in modalità sicura e criptata tra gli operatori sul campo e la centrale. Il servizio è stato realizzato su una piattaforma innovativa in stile chat. È possibile scrivere messaggi tramite la tastiera virtuale sullo smartphone o sceglierli da una lista pre-configurata.
disponibile con cartografia europea e mondiale. Oltre alle funzionalità classiche, consente di ricevere sullo smartphone una destinazione specifica inviata dalla centrale operativa e accettare la missione relativa: in questo caso il target inviato viene automaticamente impostato sul navigatore che calcola la rotta ottimale per il raggiungimento.
Il sistema C.O.DE. si integra completamente con la soluzione di Centrale Operativa IntelliKore. Tra le principali funzioni, la geolocalizzazione costante, la ricezione dei contenuti multimediali inviati dal campo (foto, video, video streaming, audio streaming) la gestione dei segnali di allarme inviati dalle pattuglie e il servizio di messaggistica bi-direzionale in stile chat. Come tutte le soluzioni Intellitronika, C.O.DE. ha la caratteristica unica di potersi integrare anche con Centrali Operative già esistenti presso il cliente, pur senza la disponibilità delle funzionalità aggiuntive garantite da IntelliKore.

Sistemi Operativi Automotive che spia tutti con i satelliti spia gps

Sistemi Operativi Automotive che spia tutti con i satelliti spia gps

INTELLITRONIKA PRESENTA EVA:
Eva, nata da un idea dell'Arma dei Carabinieri per impieghi automotive, con la particolare esigenza di avere tutte le funzioni necessarie per svolgere un servizio sicuro  e nel più breve tempo possibile.
I terminali veicolari, EVA Metropolitan Police Mobile, sono caratterizzati da monitor touch-screen ed integrati con la piattaforma software “i-Voice” che realizza l’interfaccia vocale uomo-macchina realizzando un sistema capace di fornire, sia visivamente che vocalmente, informazioni e servizi. L’operatore virtuale è capace di interpretare il linguaggio parlato umano e di identificare il comando ricevuto attivando la relativa funzione.
Questo si traduce in:
·    Sicurezza: l’utente del sistema può concentrarsi nello svolgimento delle proprie mansioni come la guida, fornire assistenza in incidenti stradali, accertamento di sospetti, attività di controllo e appostamento etc.
·    Libertà di movimento: l’utente è in grado di interagire con il sistema anche se impegnato in azioni che gli impediscono l’uso delle mani.
·     Usabilità e accessibilità.
·    Aumento della produttività.
·    Riduzione dei Costi di Gestione (T.C.O.).
                            VERSIONE TABLET                                                       VERSIONE PC CAR INTEGRATO
                   
 FUNZIONI PRINCIPALI



·       Accesso utente con credenziali personali
·       Gestione dispositivo acustico-luminoso posto sul tetto del mezzo
·       Controllo telecamera con realizzazione di foto/video e trasmissione video live verso il Control Center
·       Accesso banche dati per accertamenti documentali
·       Accesso Intranet
·       Comunicazione GPS, HSDPA
·       Navigatore Cartografico
·        Procedura Allarme con apertura automatica del canale video verso il Control Center
·        Controllo remoto di telecamera e del dispositivo acustico-luminoso da Control Center
·         Impostazione percorso di navigazione da centrale
·          Ricezione messaggi
·           Controllo vocale delle principali funzionalità software con piattaforma speaker-independent anche dall'esterno del veicolo con cuffie-microfono tecnologia Bluetooth

mercoledì 3 dicembre 2014

I servi segreti coordinatori satellitari che effettuano esperimenti su tutta Piazza Enrico Cosenz ( ROMA ) .

I servi segreti coordinatori satellitari che effettuano esperimenti su tutta Piazza Enrico Cosenz ( ROMA ) .

I servi segreti coordinatori satellitari che effettuano esperimenti su Piazza Enrico Cosenz ( ROMA ) - mi' dicono in telepatia artificiale che continueranno le sperimentazioni su tutti i bambini cavie umane che stazionano in questa piazza e che nessuno può intervenire.
I sevizi segreti in comunicazione telepatica mi' stanno dicendo che i figli di tutte le persone militari sono sotto manipolazione radio ipnotica satellitare con elettroencefalografo transcranico diretto sulla pineale di queste piccole cavie umane ipnotizzate con il sistema di controllo neurale con alta tecnologia satellitare .
Per questo il 2001 sono intervenute le povere cavie umane dei carabinieri di ROMA - come potete vedere anche le forze dell'ordine sono cavie umane inconsapevoli - EMILIANO BABILONIA questo e il messaggi continuativo che arriva dal sistema satellitare in comunicazione telepatia sintetica .


UCCIDONO LE FORZE DELL'ORDINE ITALIANE


SOS MK ULTRA sulle forze dell'ordine e sulle forze armate italiane

LINK - https://www.youtube.com/watch?v=L7FYKVmGk94


venerdì 14 novembre 2014

Rosario Marciano' - Emiliano Babilonia ( seconda intervista )

Rosario Marciano' - Emiliano Babilonia ( seconda intervista )

Rosario Marciano' - Emiliano Babilonia : parlano di virus , vaccini , radio controllo , microchip , manipolazione mondiale , scie chimiche , analisi ambientali .
Sentite bene come le nostre ricerche fanno capire le anomalie occulte globali .

link RADIO WEB di  Emiliano Babilonia
http://www.spreaker.com/user/controllo_globale/rosario-marciano-emiliano-babilonia-2p

domenica 9 novembre 2014

Rosario Marcianò - Emiliano Babilonia : parlano della manipolazione globale attraverso un aerosol chimico e sintetico con radio destabilizzazione pineale e fisiologica .

Rosario Marcianò - Emiliano Babilonia : parlano della manipolazione globale attraverso un aerosol chimico e sintetico con radio destabilizzazione pineale e fisiologica .
Sentite bene come i guastatori occulti e deviati di stato ,,, utilizzino tecnologie avanzate per manipolare le ricerche e le divulgazioni che aiutano milioni di persone alla consapevolezza e alla riflessione ( riguardo il controllo globale ) .


DIRETTA RADIO WEB - http://www.spreaker.com/user/controllo_globale/rosario-marciano-emiliano-babilonia


diretta radio web di Emiliano Babilonia 

lunedì 20 ottobre 2014

Satellite ad scansione elettronica sintetica GPS geo stazionario - ricerche di Emiliano Babilonia

Satellite ad scansione elettronica sintetica GPS geo stazionario - ricerche di Emiliano Babilonia 



Nei radar a scansione elettronica (una tecnologia resa famosa dal sistema americano imbarcato AEGIS, nonchè dal sistema radar del sistema SAM Patriot) l'antenna è fissa.

Il fascio elettronico è modulato e manipolato in maniera da "pennellare" lo spazio innanzi a sè.
Nei sistemi avanzati come l'AESA usato sull'F-22 e sull' F-18E, il radar ha anche una capacità di operare in maniera del tutto passiva, un po' come il sonar passivo di un sottomarino, nonchè di suddividere il fascio in un certo numero di sottofasci indipendenti, ciascuno dei quali può svolgere una sua funzione autonomamente dagli altri.

Nei radar tradizionali, l'antenna si muove per effettuare la scansione, e il segnale radar ottenuto è molto "sporco", tanto da richiedere sofisticati processi di elaborazione per ottenere delle immagini facilmente interpretabili (mediante computer ed unità di signal processing o target processing).

Il radar dell'Eurofighter è una via di mezzo.
Innanzitutto esso utilizza tecnologia SAR (apertura radar sintetica) che è una tecnologia che consente di simulare un'antenna molto più grande, a tutto vantaggio della risoluzione che è pari a 1 metro nella Tranche-1.

Poi adotta un sistema DAS (da non confondere con il DASS) che consente di ottenere dati sui bersagli riducendo al minimo i movimenti meccanici dell'antenna.

Infine, dispone di un terzo canale di processazione dei segnali (di solito sono due: uno per bersagli aerei e uno per bersagli terrestri) che viene utilizzato per rilevare le sorgenti elettroniche ECM del nemico (capacità on-the-jam).

Si tratta quindi di un radar a metà strada fra uno tradizionale e un AESA. 

mercoledì 15 ottobre 2014

Questo annuncio e stato messo da P. Franceschetti e parla di Emiliano Babilonia esperto di controllo mentale

Questo annuncio e stato messo da P. Franceschetti e parla di Emiliano Babilonia esperto di controllo mentale 

http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.spreaker.com%2Fuser%2Fcontrollo_globale&h=jAQEV2CoL

SESSO, SERVIZI SEGRETI E CONTROLLO MENTALE
Una signora arriva con molte precauzioni (telefonate da cabine telefoniche, appuntamenti più volte rimandati ecc.) al mio studio, per espormi il suo caso di malagiustizia e controllo mentale e chiedermi se la aiuto a denunciare la cosa pubblicamente.
Lavorava in un’azienda del veronese, ove tutti i dipendenti sono stati sottoposti ad esperimenti di controllo mentale; lei ha scoperto questo grave caso di controllo mentale e l’ha denunciata sia alla magistratura sia ai superiori, ma la denuncia è stata insabbiata perché si sa, la giustizia è corrotta fino al midollo.
Alla domanda su che tipo di controllo mentale sta subendo, mi spiega che pensa continuamente al sesso, e in fabbrica anche la maggior parte dei dipendenti ja rapporti clandestini, fa le corna al partner ecc.
Le obietto che non mi pare una cosa che implica necessariamente un controllo mentale; sono fenomeni che la maggior parte della gente ha naturalmente ma lei mi spiega che non è così e ha le prove che si tratta di un vero e proprio controllo esterno. Quali prove ha? Le foto di alcuni dipendenti ripresi in flagrante con la fotocamera del cellulare; quanto a lei mi assicura che non aveva mai pensato al sesso prima, quindi la prova è lei stessa.
A quel punto mi viene un leggero dubbio sul motivo per cui sia stata licenziata, e le domando “ma scusi, non avrà mica denunciato tutto questo ai vertici dell’azienda?” e lei risponde di si. E’ stata quindi denunciata perché aveva capito troppo e i vertici erano collusi.
Inutile dire che la signora ha fatto denuncia anche alla magistratura, ma pure quella non ha preso in considerazione la cosa; si sa che la magistratura è collusa infatti coi servizi segreti.
Faccio presente alla signora che mi pare inevitabile che la magistratura non abbia preso in considerazione la cosa, dato che mi pare che le prove siano un po’ labili, in quanto alcune foto di trombate riprese nell’azienda non costituiscono prova inoppugnabile ai sensi dell’articolo 187 codice di procedura penale ma lei mi garantisce che ha allegato molte prove, come i video e alcuni presi in alcuni siti sul controllo mentale.
Le consiglio allora di andare da Emiliano babilonia, che è un esperto di questi casi, ma lei mi risponde che secondo lui Babilonia è paranoico e non si fida.
Le dico che secondo me giuridicamente non si può fare nulla e che magari farebbe meglio con i pochi soldi che ha da parte ad andare a vivere in un paese straniero dove la vita costi poco e si goda la vita, perché in fondo con tale tipo di controllo mentale si può vivere bene lo stesso, se la cosa la si prende con filosofia.
Ma lei dice che vuole rimanere in Italia per combattere e far sapere la verità.
Allora le do dei consigli per avere meno problemi, come quello di trovarsi un'attività molto impegnativa e interessante, in modo da distrarsi per una parte del tempo. 
Cos' parte del tempo penserà al sesso, ma in parte anche ad altre cose. Ma lei dice che il pensiero è troppo invasivo.
Le consiglio di andare da uno psichiatra che magari potrebbe darle dei farmaci per calmare questi istinti sessuali, Ma dice di no perchè altrimenti la prenderebbero per pazza.
Le chiedo cosa vuole quindi da me. 
"che denunci tutto" mi dice.
Chiedo quindi a colleghi veronesi se vogliono accettare questa causa, con tutti i rischi (specie sessuali) che comporta. 
La signora non ha i soldi per pagare, essendo stata licenziata, ma un vantaggio del prendersi cura di questo caso può essere visto nel fatto di precostituirsi una prova della propria infedeltà; avvocati e avvocatesse infedeli potrebbero, ad esempio, giustificare eventuali tradimenti che venissero scoperti come un espletamento professionale del mandato e uno dei rischi del mestiere; sono i guai in cui ci si imbatte nel nostro pericoloso mestiere quando ci si mette contro i servizi segreti.
Diffondete anche questo caso, perché tutti devono venire a conoscenza di certe notizie, abilmente taciute dai media corrotti.
LINK radio web
http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.spreaker.com%2Fuser%2Fcontrollo_globale&h=OAQHbWt4o

mercoledì 24 settembre 2014

Come funziona il GPS e come spiano il mondo con scanner GPS

Come funziona il GPS  e come spiano il mondo con scanner GPS 

Come il telefonino, anche il ricevitore GPS è diventato in questi anni un apparecchio dall'uso talmente scontato che quasi ci si dimentica di come e perchè funziona. Oltre alla soddisfazione personale di capire “cosa si sta facendo”, è bene conoscere i limiti dell'oggetto per prevedere fino a che punto possiamo contare su di esso.
Il Global Positioning System è di esclusiva proprietà e gestione del Pentagono. Gli elementi del sistema sono tre: la costellazione di 24 satelliti, un centro terrestre di controllo in Colorado e quattro “filiali” nei vari continenti, e i ricevitori di noi utilizzatori.

Tutti i 24 satelliti orbitano a 10.900 miglia di altezza, compiono un giro completo in 12 ore e sono distribuiti in modo che, su tutta la Terra, ce ne possano sempre essere almeno 6 sopra l'orizzonte (fig. 1).

 Fig. 1

Il loro lancio è iniziato nel 1978 con un gruppo di 10 a scopo sperimentale (Block I).

 GPS - Block-1

L'attuale costellazione, Block-2, è stata messa in orbita tra il 1989 e il 1994, data della effettiva copertura mondiale del servizio.

 GPS - Block-2

L'apparecchio GPS è un computer in simbiosi con un ricevitore radio, in grado di captare simultaneamente da 8 a 12 satelliti (dipende dai modelli), che trasmettono sui 1.575 MHz; una seconda frequenza, 1.227 MHz è di uso esclusivamente militare. Il principio di funzionamento è simile al metodo per determinare il punto nave grazie alla posizione nota di alcuni oggetti a terra.
All'accensione, la prima cosa che fa il GPS è “mappare” la posizione dei satelliti che ha sopra di sé. Per fare questo legge dalla propria memoria l'almanacco, una specie di orario dei treni che gli dice cosa passa, dove e quando. L'almanacco è quello dell'ultimo utilizzo precedente; se è passato qualche mese o se siamo a 3-400 miglia di distanza, è inservibile e va ricostruito: ecco perchè a volte capita che il GPS ci mostra la carta o un elenco di Nazioni e chiede: “dimmi dove siamo”; se gli diamo un'indicazione di massima sulla posizione, la compilazione del nuovo almanacco è veloce, altrimenti, ricevendo tutti i dati dal cielo, richiede una dozzina di minuti. All'accensione successiva, invece, tutto è più rapido: da ogni satellite deve ricevere solo le effemeridi, che comunicano le correzioni rispetto alla posizione teorica dell'orbita.


Fig.2 Nota la posizione dei satelliti, il calcolo delle distanze d permette di determinare la posizione del GPS.
Una volta nota la posizione degli amichetti, il ricevitore calcola la propria distanza rispetto ad ognuno di essi (fig. 2), e lo fa misurando il tempo che il segnale radio impiega ad arrivare. Per questo scopo ogni satellite trasmette di continuo una sequenza di dati senza contenuti specifici, ma ognuna con caratteristiche diverse e già note al ricevitore. Tecnicamente si chiama pattern pseudo-casuale, semplificando possiamo immaginare che ogni satellite suoni di continuo una filastrocca; anche se molto disturbata (e lo è, vista la grande distanza e la minuscola antenna), essa sarà comunque riconoscibile dal ricevitore, il quale non ha bisogno di ricavarne dati ma solo, appunto, di riconoscerla. GPS e satellite iniziano a “suonarla” insieme esattamente nello stesso istante; il dato utile è la differenza di tempo (il ritardo) tra le due “esecuzioni”. Il prodotto tra il ritardo e la velocità del segnale (300.000 Km/sec) fornisce la distanza. Il ricevitore ora sa di trovarsi su una ipotetica sfera di raggio pari alla distanza misurata. Lo stesso calcolo, ripetuto con tre satelliti, permette di determinare il punto; ma non basta...
Il nocciolo della questione è misurare esattamente il ritardo del segnale: una differenza di 1 millisecondo tra gli orologi di satellite e ricevitore provocherebbe un errore di 300 Km! Gli orologi in orbita sono atomici, quanto di più preciso esista, e vengono regolarmente tenuti in fase tra loro dal centro in Colorado; il nostro GPS ha un orologio al quarzo, preciso a sufficienza nel breve periodo necessario ai calcoli, ma sicuramente sfasato rispetto a quelli lassù. La soluzione è usare un quarto satellite: se il quarto calcolo non restituisce il punto dei precedenti tre, c'è un errore; il GPS quindi corregge l'orologio fino a quando tutte e quattro le distanze portano ad un punto geometricamente valido. Il punto sarà sempre più preciso man mano che aumentano i satelliti che concorrono al calcolo (e noi ora sappiamo di avere a bordo un orologio perfetto!).
La latitudine e la longitudine ottenute sono comunque accompagnate da uno scarto di 10-50 m. Cosa determina l'errore? La deviazione del segnale all'attraversamento di ionosfera e troposfera, effemeridi e orologi, disturbi radio, rimbalzi del segnale su gole, monti e palazzi, una posizione geometricamente sfavorevole dei satelliti; ma soprattutto la Selective Availability: la facoltà da parte del Pentagono di diffondere effemeridi volutamente errate per necessità militari.
Dall'entrata in servizio del sistema GPS le informazioni trasmesse dalla costellazione di 24 satelliti non sono mai cambiate. Perchè allora i vecchi Gps sono così scarni di funzionalità mentre quelli più recenti sono molto più versatili e precisi? Va subito detto che dal cielo non arriva nessun dato direttamente utilizzabile dall'utente, tipo coordinate o velocità; tutte le informazioni che leggiamo sul display del gps sono frutto di calcoli eseguiti dal solo ricevitore. L'evoluzione degli apparati dipende quindi in larga misura dalla aumentata capacità di calcolo che, analogamente ai personal computer, sfrutta processori sempre più veloci e abbondanza di memoria. Inoltre, un numero sempre più crescente di utilizzatori ha permesso di determinare il tipo e la qualità delle funzioni, e di produrre elettroniche “dedicate”, abbattendo costi e ingombri.
GPS mod. Garmin 45 ai raggi X

Se andiamo a curiosare dentro a un gps di dieci anni fa, scopriamo che l'elettronica è costituita in larga misura da componenti standard, gli stessi che si usavano per i personal computer e altri apparati industriali. Ad esempio Magellan e Trimble adottavano come microprocessore il Motorola MC68000, lo stesso che in quegli anni veniva montato sui pc Apple Macintosh. Ma questo indizio ci svela un'altra cosa: la potenza di calcolo necessaria a un gps è a tutti gli effetti quella di un computer, non certo quella di una calcolatrice da liceo! Per dare il solo punto nave, un gps deve: riconoscere almeno quattro satelliti e la sequenza di dati che trasmettono, misurare con precisione infinitesimale il tempo con cui arrivano questi segnali (ripulito del ritardo per i calcoli), determinare il punto geometrico tenendo conto che nel frattempo tutto si muove (satelliti e ricevitore), trasformare il punto geometrico in latitudine e longitudine e correggerli rispetto all'elissoide (map-datum) di riferimento. Il tutto nell'arco di un secondo, il tempo tipico che passa tra un punto nave fornito e il precedente. E non basta: l'apparecchio deve poter interagire in ogni momento con l'utente (gestione della tastiera e del display) e con altri eventuali strumenti presenti a bordo (protocollo dati Nmea o simili), e se i satelliti disponibili sono più di quattro (si arriva anche a dodici) vengono automaticamente utilizzati, al fine di migliorare la precisione del punto nave...
Ma un gps che restituisce le sole latitudine e longitudine non esiste, è troppo povero: le coordinate, sebbene indispensabili, da sole sono poco funzionali. Vediamo allora, con le inevitabili semplificazioni, cosa può offrirci la prodigiosa macchinetta sulla base di calcoli in funzione del tempo e dello spazio.
Supponiamo di aver percorso il tratto di mare dal punto Pp (un punto passato), e di trovarci in P0, il punto attuale (fig.2).
 Fig. 2


Le differenze di lat. e long. tra i due punti restituiscono la distanza percorsa, la quale in relazione al tempo impiegato fornisce la velocità. Tutti i punti Pp del viaggio vengono memorizzati assieme all'istante del rilevamento e alla velocità, e vanno a formare una traccia, dalla quale si otterranno grafico del percorso, tempo totale del viaggio, velocità media e velocità massima raggiunta.
La differenza di long. e di lat. tra P0 e Pp ci informa anche sulla rotta: il display mostra una bussola con i gradi della prua. Ovvio che la rotta è un'indicazione significativa solo se siamo in movimento: il gps non “sente” il Nord!
Il punto futuro da raggiungere Pf è un waypoint (traducibile in “punto del percorso”) che avevamo precedentemente registrato nella memoria del ricevitore. I gps accettano centinaia di waypoint: ognuno è caratterizzato dalle sue coordinate e da un nome, spesso anche da un simbolo grafico. Con il comando generalmente chiamato GOTO (“vai a”) informiamo il gps che un certo waypoint presente in memoria sarà il nostro Pf.
Appena concluso questo comando, esso visualizzerà: la rotta in gradi da seguire (l'autopilota di bordo stava aspettando proprio questo dato...), la distanza che ci separa e il tempo stimato per arrivare; e da buon specialista delle orbite, il gps ci dirà anche a che ora tramonta il sole in Pf.


Fig. 3: con questa schermata il gps ci informa sulla velocità (30) e che mancano 7,56 miglia e 3 ore e 34 al prossimo waypoint, al quale arriveremo alle 4.22 con prua 245 gradi.

In navigazione, ogni punto P0 può diventare istantaneamente un waypoint: una comodità impagabile quando si solcano acque sconosciute e si vuole memorizzare il punto per usi futuri (l'ingresso in un porto, un relitto, dove ho perso l'ancora...). Un uso particolare del waypoint preso al volo è l'uomo a mare. Molti ricevitori hanno la funzione MOB (Man Over Board) che è a tutti gli effetti una scorciatoia per fissare in emergenza un waypoint con la pressione del solo pulsante Mob (curiosità: deriva forse da qui il termine mobbing, il buttare fuori dalle aziende i dipendenti scomodi?).
Una concatenazione di waypoint e di goto è aggregabile in una Rotta (Route), anch'essa utilissima per affrontare percorsi complessi, quali la navigazione in un arcipelago o tra i canali di acque interne.
Tra le funzioni che via via si sono integrate nel gps, facendolo diventare uno strumento sempre più “multiruolo”, possiamo trovare: la bussola magnetica, il barometro, l'almanacco delle maree e delle fasi lunari, il telefono gsm, l'integrazione con le carte digitali.
Antenna elicoidale del GPS mod. Garmin 45 ai raggi X

lunedì 25 agosto 2014

il satellite europeo che studierà la Terra con sistemi ad scansione sintetica -Sentinel-1



il satellite europeo che studierà la Terra con sistemi ad scansione sintetica -Sentinel-1


Presentato a Roma il primo satellite dedicato ad aree urbane, sicurezza marittima, foreste e lotta al cambiamento climatico e al controllo satellitare 

Europea investirà oltre 11 miliardi nelle attività spaziali 


Il programma Copernicus entra nel vivo. Si tratta dell’ambizioso piano per l’ osservazione della Terradell’Unione Europea gestito dall’ Esa, l’Agenzia spaziale europea. Fornirà informazioni accurate e in tempo reale – oltre che accessibili a tutti gratuitamente – per migliorare la gestione dell’ambiente, studiare i cambiamenti climatici e garantire la sicurezza in casi di emergenze e disastri naturali. Il vecchio Gmes va dunque in soffitta, parte una nuova sfida fatta non solo di Spazio ma anche di sensori terrestri e sistemi aerei. Situazioni come quella del ciclone sardo potranno a breve essere affrontate con un sistema senza paragoni. Copernicus si articolerà infatti, entro il 2020, in cinque famiglie di satelliti equipaggiati con radar ad apertura sintetica e multi spettrali per il monitoraggio di terre emerse, ghiacci, oceani e atmosfera. Un’arma in più per governi, organizzazioni e cittadini e una risorsa per l’occupazione continentale: le stime della Commissione Ue prevedono un giro d’affari da circa 30 miliardi di euro entro il 2030, oltre alla creazione di circa 50mila posti di lavoro. 

Oggi alla sede di Thales Alenia Space – responsabile delle costellazioni per le missioni Sentinel-1 e Sentinel-3 anche grazie all’ Agenzia spaziale italiana e a Telespazio – è stato presentato, con tanto di visita nella clean room, il satellite Sentinel-1A. È il primo pezzo del nuovo puzzle artificiale: dopo la tappa capitolina lunedì partirà per Cannes, dove affronterà gli ultimi test in vista del lancio. Fra aprile e maggio partirà dal centro spaziale europeo di Kourou, nella Guyana francese, grazie a un razzo russo Soyuz. Da 700 chilometri di altezza scatterà foto alla Terra, giorno e notte in ogni condizione meteorologica, su aree da 20 a 250 chilometri di ampiezza con risoluzione fra 25 metri. In particolare, la missione è ottimizzata per due modalità oeprative: l’ Interferometric Wide-swath per aree costiere e terrestri e Wave per gli oceani, con la possibilità di acquisire immagini anche in Stripmap (alta risoluzione per le emergenze) e Extra-Wideswath per legarsi alle precedenti missioni come Envisat. Alla fine del 2015 sarà raggiunto da Sentinel-1B per iniziare a dare vita quello che Guido Levrini, responsabile della parte spaziale di Copernicus, ha definito “ un sistema globale che osserverà la Terra costantemente e in ogni situazione, non un modo per scattare qualche immagine qua e là”. 

“ Uno strumento per perseguire le politiche europee pensate già nel 2001 – ha detto Massimo Di Lazzaro, vicepresidente esecutivo Osservazione, esplorazione e navigazione di Thales Alenia Space –oggi siamo qui all’ultimo passo della produzione. Sentinel-1 è un modello, proprio come Copernicus. Un passaggio importante anche per l’organizzazione industriale e la cooperazione. Basti pensare che i due soggetti principali sono Thales Alenia Space e Astrium, di solito acerrimi concorrenti, insieme ad altre 60 aziende europee. Ma anche sotto il profilo del management. Ogni attività relativa allo Spazio comporta un rischiobasti pensare al terremoto dell’Aquila, che ha distrutto la sede dove stavamo costruendo il modulo T/R, cuore dell’antenna radar”. 

“ Nei prossimi sette anni l’Unione Europea investirà oltre 11 miliardi nelle attività spaziali ", ha spiegato il videpresidente della Commissione Europea Antonio Tajani: " oltre a Galileo ed Egnos, l’altro beneficiario sarà il programma Copernicus. Un piano che farà da volano all’industria emergente nei servizi di rilevamento, con grande potenziale d’innovazione e dove operano migliaia di Pmi e startup”. Con gli altri satelliti e i sensori due dei suoi sei servizi sono in realtà già operativi: “Negli ultimi giorni ne abbiamo avuto una dimostrazione – ha concluso Tajani – 
sia nelle Filippine che in Sardegnail servizio d’emergenza è stato immediatamente attivato fornendo le prime cartografie per valutare con maggiore precisione i danni delle zone colpite. Altro esempio riguarda le operazioni per la Costa Concordia. In futuro, tragedie come quelle di Lampedusa potranno essere prevenute grazie al monitoraggio delle zone costiere compiute attraverso Sentinel, fiore all’occhiello dell’industria italiana ed europea”.