venerdì 14 giugno 2019

Emiliano Babilonia presenta incontro caffe' radio tv web Sabato 29 Giugno 2019 dalle ore 16:00 alle ore 20:00

Sabato 29 Giugno 2019 dalle ore 16:00 alle ore 20:00

un evento da non perdere con ospiti importanti 
e testimonianze in esclusiva nazionale 


- prenotazione obbligatoria tramite Email - informazionepopolareradiotvweb@gmail.com
      
         Evento modificato - nuovo locale climatizzato con terrazza panoramica zona San Lorenzo






sabato 18 maggio 2019

MANIFESTAZIONE POPOLARE (Roma, piazza Montecitorio 12 giugno 2019, ore 10,00)

MANIFESTAZIONE POPOLARE
(Roma, piazza Montecitorio 12 giugno 2019, ore 10,00) Emiliano Babilonia e il Generale Antonio Pappalardo - parleranno in piazza Montecitorio
anche del controllo mentale e spionaggio delle masse - dovete venire tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiii ......



MANIFESTAZIONE POPOLARE (Roma, piazza Montecitorio 12 giugno 2019, ore 10,00) Emiliano Babilonia e il Generale Antonio Pappalardo - parleranno in piazza Montecitorio
anche del controllo mentale e spionaggio delle masse - dovete venire tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiii ...... Il Governo del cambiamento nulla sta operando nei diversi campi dell’economia, della disoccupazione, dell’abbattimento delle tasse, della sanità, dell’immigrazione forzata, della politica europea imposta ai singoli Popoli, della corruzione politica e della violenza mafiosa. Il vecchio regime, che si è venduto a Monti, cerca di scalzare l’attuale governo. Gli Arancioni debbono reagire diffondendo questo grido di allarme: “NON VOTATE

martedì 7 maggio 2019

nuovo bunker degli 007: mille finestre blindate e difese contro gli hacker e satelliti spia


nuovo bunker degli 007: mille finestre blindate e difese contro gli hacker e satelliti spia 










ROMA Piazza Dante numero 25: la nuova sede dei servizi segreti italiani

Niente a che vedere con quegli uffici sparsi in tutta la città, discreti e poco visibili. Il palazzo che accoglierà circa mille 007 sembra una di quelle enormi navi che si vedono spuntare improvvisamente sulla laguna, a Venezia. L’impatto è lo stesso, praticamente riempie la piazza dell’Esquilino, e sarà una sorta di “Langley” italiana (sede della Cia). Nel quartiere che, dopo un iniziale scetticismo ora si vede riqualificato, lo chiamano: il mammozzone. Sarà il trasferimento di dati e archivi più grosso e “riservato” della storia italiana. All’interno della costruzione che risale ai primi del ‘900 e che è grande quanto dieci campi di calcio - più di 60 mila metri quadri - troveranno posto gli uffici amministrativi delle tre intelligence del nostro paese. Oltre mille persone dislocate in questo quadrilatero che ha i lati di 100 metri ognuno, con più di 1000 finestre di affaccio blindate e oltre 2000 chilometri di cavi in fibra ottica. Praticamente la distanza che separa Roma da Dublino.

GLI ASSENTI
Il taglio del nastro è avvenuto ieri alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del premier Giuseppe Conte, dei presidenti di Senato e Camera, Elisabetta Casellati e Roberto Fico, dei direttori di Dis, Aise e Aisi, Gennaro Vecchione, Luciano Carta e Mario Parente, dei ministri Trenta e Bonafede. Assente, perché impegnato nella campagna elettorale il ministro dell’Interno Matteo Salvini. E con lui - non si poteva non notarlo - anche tutta la Lega.

Le chiavi di casa sono state consegnate da Fabrizio Palermo, amministratore delegato della Cassa depositi e prestiti, proprietaria della struttura, ai nuovi ospiti. Ci sono voluti parecchi anni (dal 2008, con inizio ristrutturazione nel 2014) per riuscire ad arrivare alla conclusione dei lavori, con una spesa che qualcuno azzarda sia di circa 100 milioni di euro. Durante i restauri ha perso la vita un operaio albanese, e l’ispettorato del lavoro non è riuscito a entrare, perché in quel palazzone è tutto top secret.

Spesa per il restyling a parte, l’operazione di trasferimento è quasi a costo zero, perché il canone sarà più o meno pari a quello pagato per le sedi attuali che verranno chiuse: le storiche via XX Settembre e via Lanza, che verranno così restituiti alla Difesa e al Viminale. Si sta valutando anche se dismettere la sede del Dis di Largo Santa Susanna, mentre rimarranno operative la cittadella di Forte Braschi (Aise) e piazza Zama (Aisi). In questi anni, su quel palazzo e sui suoi segreti si è fantasticato parecchio: dall’eliporto sul tetto alla santabarbara nei sotterranei. In realtà, la vera difficoltà è stata quella di “blindare” le mura, di creare delle difese anti-hacker ed evitare che agenzie straniere o nemiche possano violare comunicazioni e segreti. Nell’ex rifugio antiaereo che è nel sotterraneo è stato, invece, costruito un garage. Mentre subito dopo l’ingresso si incontra “la Parete della memoria”, dedicata ai Caduti dei vari comparti: Vincenzo Li Causi, Nicola Calipari, Lorenzo D’Auria e Pietro Antonio Colazzo. 

LA COOPERANTE ITALIANA
«La nostra intelligence è, e rimarrà, presidio di democrazia - ha dichiarato il presidente del Consiglio - In questa sede saranno ospitate tre strutture il cui dovere, e la cui ragion d’essere, è lavorare armoniosamente per tutelare l’interesse nazionale».E il direttore del Dis, Vecchione, ha dedicato un messaggio a quegli italiani che sono stati rapiti all’estero. «Un pensiero va a loro - ha affermato - In particolare a Silvia Romano, la cooperante rapita in Kenya - Continueremo a cercarti con tutte le risorse di cui disponiamo».


Fonte:Angeli Custodi - mk ultra italia ( youtube )

giovedì 2 maggio 2019

armi avanzate elettromagnetiche negli Stati Uniti ora anche satellitari - Emiliano Babilonia

armi avanzate elettromagnetiche negli Stati Uniti ora anche satellitari - Emiliano Babilonia

Sembra che gli Stati Uniti si stiano preparando per una guerra a tutto campo. L'esercito americano sta ampliando l'uso delle capacità cibernetiche per ottenere un vantaggio tattico in un conflitto militare usando tecnologie radio, radar, infrarosso, ottico, ultravioletto, elettro-ottico e laser. Quali sono le armi elettromagnetiche più avanzate negli Stati Uniti?

Onde di riscaldamento

Il sistema di repulsione attiva o ADS (per il suo acronimo in inglese) è una "pistola" non letale che spara un raggio di onde elettromagnetiche ad una distanza di fino a 1.000 metri e causa un riscaldamento così fastidioso che costringe il "bersaglio" a fuggire spaventato, informa "Business Insider".
Secondo Tracy Tafolla, direttrice della direzione delle armi non letali, questa attrezzatura antisommossa è la più sicura di tutte le fabbriche fino ad oggi. "Non lo vedi, non lo senti, non lo senti, lo senti solo", ha detto.
I raggi emessi dall'arma ti fanno sentire come se fossi in una fornace. Per evitare possibili danni alla salute, il raggio si spegne automaticamente dopo essere stato attivo per tre secondi.
Secondo i suoi creatori, l'arma è molto più sicura dei gas lacrimogeni e dei proiettili di gomma applicati oggi.

Laser abbagliante

Il fucile tattico d'assalto Phasr, sviluppato dall'Air Force, è un sistema laser con doppia lunghezza d'onda che provoca la cecità temporanea del bersaglio.
Ha lo stesso effetto dell'apertura degli occhi nel cuore della notte mentre qualcuno ti illumina il viso con una torcia.

Laser aviotrasportato

Gli USA hanno effettuato diversi voli di prova con il proprio sistema YAL-1 che utilizza un laser chimico a iodio ossigenato installato a bordo di un aeromobile. È progettato principalmente per l'eliminazione dei missili balistici, mentre sono in fase di propulsione.
Il sistema utilizza sei sensori a infrarossi per rilevare il pennacchio del missile e attiva un laser per catturare e seguire il bersaglio. Un altro laser misura l'interferenza nell'atmosfera mentre un sistema ottico adattivo effettua le regolazioni in modo che il terzo laser, HEL, miri precisamente al bersaglio e distrugga la sua integrità strutturale.

Jammer di nuova generazione

Il sistema di guerra elettronica Next Generatioin Jammer (NGJ) è stato sviluppato per neutralizzare i sistemi di comando e controllo ostili prima di un attacco aereo offensivo. Sarà installato nel Boeing EA-18G, un cacciabombardiere adattato alla guerra elettronica.

Il missile anti-radar AGM-88

È un missile ad alta velocità senza fumo che distrugge i sistemi di difesa aerea dotati di radar per neutralizzare lo spazio aereo ostile e privare il nemico della capacità di difendersi.

Il missile CHAMP di Boeing

La compagnia aerospaziale statunitense Boeing ha testato con successo un missile a microonde CHAMP ("Progetto di missili avanzati ad alta potenza controelettronica") in grado di bloccare i sistemi elettronici nemici.
Durante il test, il missile ha lanciato un potente scoppio a microonde in un edificio, paralizzando con successo sistemi elettronici e computer e persino telecamere, senza causare vittime collaterali.

Una contromisura rimorchiata

AN / ALE-55 è una contromisura in fibra ottica trainata da caccia, bombardieri e aerei da trasporto per deviare le minacce guidate dalle radiofrequenze, come i missili che bersagliano gli aerei.
È l'ultima istanza nei tre strati della difesa dell'aeromobile e funziona in combinazione con l'elettronica di bordo. Se i sistemi di interferenza e soppressione del segnale falliscono, la contromisura semplicemente devierà il missile assumendo il ruolo di falso bersaglio.

Meglio sparare

Sapere dove si trova il nemico è molto meglio che non sapere, ma l'ideale è riuscire a sparargli prima che ti spara. L'abilità di raggiungere un nemico quando è in casa comporta il cambiamento delle regole del gioco per la fanteria: riuscire a sparare a qualcuno nascosto dietro un muro o in un fosso rende difficile l'agguato dell'avversario e facilita l'attacco delle proprie forze. Per questo compito, è stato progettato il lancia granate XM25 CDTE ("counter defilade target engagement"), che sarà infine distribuito alle truppe in gran numero dal 2017, dopo un lungo e controverso processo di sviluppo. Promette di essere un prima e un dopo.

Test di tiro con un MX25.
L'XM25 è il primo sistema di armi leggere che può essere descritto come intelligente, cioè utilizza l'elettronica per funzionare. Si tratta di un lanciagranate semiautomatico che utilizza diversi tipi di granate da 25 mm di diametro con varie cariche esplosive. L'arma è dotata di un misuratore laser che trasmette le informazioni alla granata prima di sparare: l'utente può regolare la distanza esatta in cui desidera che la granata esploda nell'aria. Il proiettile 'conta' la distanza usando la propria rotazione da quando ha lasciato la canna; l'esplosione, quando si verifica a media altezza, può frustare i bianchi che sono deviati in modo molto efficiente. Il lanciagranate pesa poco più di sei chili vuoti, quindi può essere trasportato e gestito da un soldato con facilità, ha una portata effettiva fino a 600-700 metri e utilizza caricabatterie a cinque granate.
Secondo gli studi dell'esercito americano, le granate XM25 sono fino a tre volte più efficaci, esplodendo a mezza altezza, rispetto a qualsiasi altro lanciagranate di uguale calibro nel loro arsenale, e anche la gamma dell'arma è superiore. Dopo un lungo processo di sviluppo che ha le sue origini alla fine degli anni '90, il sistema è stato schierato in test in Afghanistan nel 2010; In quel teatro di operazioni, i vecchi lanciarazzi dell'era del Vietnam erano stati schierati per aiutare a difendersi dagli agguati.
La 101ª Divisione aviotrasportata ha ricevuto cinque copie e 1.000 granate, che ha utilizzato con notevole successo nei suoi scontri con i guerriglieri locali. I soldati vennero ad usare il lanciagranate come loro arma principale e lo soprannominarono "Il Punitore", poiché si dimostrò molto efficace nel combattimento a bassa intensità. "Ma sebbene lavorassero senza problemi, le armi erano prototipi molto costosi e le granate erano fabbricate a mano ad un costo di oltre 1.000 dollari / unità: l'esercito richiese che le linee di assemblaggio venissero estese per fare un grosso ordine.

giovedì 18 aprile 2019

L’Intelligence Geospaziale deve essere fondato su infrastrutture di dati geospaziali che abbiano le caratterisitiche di interoperabilità, sicurezza, distribuzione on-the-fly dei dati e dei risultati delle elaborazioni.

L’Intelligence Geospaziale deve essere fondato su infrastrutture di dati geospaziali che abbiano le caratterisitiche di interoperabilità, sicurezza, distribuzione on-the-fly dei dati e dei risultati delle elaborazioni.


L’Intelligence Geospaziale deve essere fondato su infrastrutture di dati geospaziali che abbiano le caratterisitiche di interoperabilità, sicurezza, distribuzione on-the-fly dei dati e dei risultati delle elaborazioni.


In un scenario di crescente bisogno di informazioni geospaziali per l’Intelligence (immagini satellitari, foto aeree e dati rilevati in pieno campo) è sempre più necessario disporre di un “predominio” informativo.
Disporre di informazioni più aggiornate ed accurate rispetto agli altri attori coinvolti può avere un’elevata valenza strategica, per ridurre i rischi e contrastare le minacce.
L’intelligence Geospaziale deve essere fondata su infrastrutture di dati geospaziali che abbiamo le caratteristiche di interoperabilità, sicurezza, distribuzione on-the-fly dei dati e dei risultati delle elaborazioni.
Oggi sono disponibili tecnologie informatiche in grado di soddisfare queste esigenze.
Architetture basate sugli standard OGC consentono ad un’ampia gamma di utenti di produrre dati geospaziali a valore aggiunto, gestirli in maniera efficace condividerli tra utenti e diffonderli sulla rete.
Intelligence Geospaziale significa individuare cinque obiettivi principali per le funzioni militari note come C4ISR(Comando, Controllo, Comunicazione, Computer, Intelligence, Sorveglianza e Ricognizione) .
  • Fonti multiple di dati distribuite (nello spazio e nel tempo) devono poter essere integrate al volo via Web.
  • I comandi e gli strateghi militari devono essere in grado di venire a conoscenza, dinamicamente di tutti i dati spaziali ed i servizi disponibili nell’infrastruttura C4ISR nel rispetto delle procedure di classificazione e sicurezza delle informazioni.
  • Le informazioni di carattere generale disponibili a livello militare (stato dei luoghi, target, etc) devono poter essere integrate tra sistemi di comando controllo nelle missioni ( aerei, navi, mezzi di terra ).
  • Strumenti avanzati di rappresentazione e visualizzazione grafica devono permettere di realizzare una tipica mappa operativa basandosi su dati provenienti da web services multipli e distribuiti.
  • Deve essere possibile far collaborare, senza soluzione di continuità, sia i produttori di dati spaziali per le funzioni C4ISR che gli utenti, poiché tutti i membri di una rete distribuita, come quella in esame, sono dello stesso tempo utenti e produttori.
L’offerta tecnologica di Planetek Italia, basata sull’integrazione di soluzioni proprietarie (prodotti software ERDAS) con sistemi sviluppati in base ai requisiti utente, e corredata dall’offerta multi-piattaforma e multi-sensore di dati di Osservazione della Terra, permette di disporre di strumenti applicativi altamente integrati e conformi agli standard di interoperabilità dell’Open Geospatial Consortium (OGC®), che garantiscono:
  • Fusione e combinazione di dati acquisiti da piattaforme eterogenee (dati ottici da sensori aerei, satellitari, o radar);
  • Analisi ed features extraction da dati geospaziali;
  • Stazioni fotogrammetriche
  • Modellazione e simulazione 3D
  • Condivisione e accesso in tempo reale ai dati disponibili attraverso l’enterprise C4ISR.
  • Consapevolezza situazionale nella operazioni tattico/strategiche
  • Pianificazione e condivisione percorsi
  • Interoperabilità dei dati
  • Formazione
Tali tecnologie sono specifiche per analisi multi-sorgente e multi-sensore, assicurando un supporto di alto livello per i più conosciuti sensori satellitari e aviotrasportati di tipo ottico (E.O.), iperspettrali (HSI), multispettrali (MSI), Radar (SAR), con particolare attenzione per i dati ottenuti dalla costellazione italiana di satelliti COSMO-SkyMed e LiDAR.
Combinando le immagini satellitari e banche dati all'elevazione del terreno a partire da immagini satellitari ad alta risoluzione provenienti da sensori satellitari come GeoEye-1, WorldView-2, WorldView-1, QuickBird, IKONOS e SPOT-5 è possibile creare visualizzazioni 3D e copertura true-color del terreno per qualsiasi zona del globo terrestre per l'addestramento al volo, la gestione dei campi di battaglia, prova generale della missione, la ricerca, simulazioni e altre attività che forniscono informazioni di vitale importanza per i pianificatori di missioni e comando.
Inoltre tali tecnologie permettono di gestire dati geospaziali acquisiti da fonti eterogenee possono essere utilizzati efficacemente per l’analisi dei cambiamenti, l’individuazione di oggetti e la target recognition. In particolare Planetek Italia mette a disposizione strumenti per la visualizzazione in 2D e 3D, e la generazione rapida e visualizzazione di mondi virtuali in 3D, utili per la pianificazione di missioni e la consapevolezza situazionale.

intercettazioni ambientali satellitari - come trovare i satelliti spia d...

venerdì 5 aprile 2019

Opsat-3000, satellite-spia italiano. Costa un miliardo di dollari - ricerche di Emiliano Babilonia

 Opsat-3000, satellite-spia italiano. 

Costa un miliardo di dollari - ricerche di Emiliano Babilonia 


Italia-Israele. Acquistato nel 2012 nel quadro di un accordo di cooperazione militare tra Roma e Tel Aviv



È stato lanciato ieri dalla Guyana francese, con un razzo Vega (nella foto) dell’Agenzia spaziale europea costruito in Italia dalla Avio, il satellite Opsat-3000 del ministero della Difesa italiano. Il satellite non è però italiano, ma israeliano. È stato acquistato nel 2012 nel quadro di un accordo di cooperazione militare tra Roma e Tel Aviv, in base al quale Alenia Aermacchi (azienda di Finmeccanica, ora Leonardo) ha fornito a Israele 30 velivoli militari da addestramento avanzato M-346 e le Israel Aerospace Industries hanno fornito all’Italia l’Opsat-3000 e un primo aereo G550 Caew (vedi il manifesto, 31 luglio 2012).
L’Opsat-3000, collocato in orbita bassa (450 km di altitudine), serve non a una generica «osservazione della Terra», ma a fornire dettagliate immagini ad altissima risoluzione di «qualsiasi parte della Terra» per operazioni militari in lontani teatri bellici. Le immagini raccolte da Optsat-3000 arrivano a tre centri in Italia: il Centro interforze di telerilevamento satellitare di Pratica di Mare (Roma), il Centro interforze di gestione e controllo Sicral di Vigna di Valle (Roma) e il Centro spaziale del Fucino di Telespazio (L’Aquila).
L’Opsat-3000 è collegato allo stesso tempo a un quarto centro: la Mbt Space Division delle Israel Aerospace Industries a Tel Aviv. Ciò conferma che l’accordo militare italo-israeliano prevede non solo la collaborazione tra le industrie militari, ma una sempre più stretta cooperazione strategica tra i due paesi.
Nel quadro dello stesso accordo del 2012, le Israel Aerospace Industries hanno consegnato all’aeronautica italiana, nel dicembre 2016, il primo dei due aerei G-550 Caew: sono Gulfstream 550, jet di lusso per executive made in Usa, che le Israel Aerospace Industries trasformano in sofisticatissimi aerei da guerra. Dotati dei più avanzati sistemi radar, di spionaggio e comunicazione adeguati agli standard Nato, questi aerei costituiscono la punta di lancia di un sistema di comando e controllo per l’attacco in distanti teatri bellici.
Tutto questo costa. L’Opsat-3000 viene pagato dall’Italia 182 milioni di dollari, cui si aggiungono gli ingenti costi per la messa in orbita e la gestione del satellite, la cui «vita» è prevista in circa 7 anni. I due aerei G-550 Caew, con relativi centri di comando e controllo, costano circa 800 milioni di dollari.
Complessivamente oltre un miliardo di dollari pagato con denaro pubblico. Il miliardo di dollari, ricavato dalla vendita a Israele dei 30 velivoli da addestramento M-346, entra nelle casse di Leonardo SpA, nuova denominazione sociale di Finmeccanica, in cui il Tesoro detiene una quota del 30%.
Viene in tal modo realizzato il «Libro Bianco per la sicurezza internazionale e la difesa» a firma della ministra Pinotti, trasformato lo scorso febbraio in disegno di legge che delega al governo «la revisione del modello operativo delle Forze armate». Modello in cui l’industria militare assume il ruolo di «pilastro del Sistema Paese», in cui le Forze armate hanno il compito di difendere «gli interessi vitali del Paese», intervenendo nelle aree prospicienti il Mediterraneo – Nordafrica, Medioriente, Balcani – e, al di fuori di tali aree, in Afghanistan e ovunque nel mondo siano in gioco gli interessi dell’Occidente rappresentati fondamentalmente dalla Nato sotto comando Usa.
L’acquisizione di sistemi militari quali il satellite-spia Opsat-3000 e gli aerei G-550 Caew non lascia dubbi che la via tracciata, demolendo i pilastri costituzionali della Repubblica italiana, è sempre più quella della guerra.

martedì 2 aprile 2019

Armi ad alta tecnologia in Italia: una realtà ufficiale confermata dalla normativa in vigore e dal ricercatore Emiliano Babilonia vittima di armi ad energia diretta radio satellitari dal 2001 dopo un anomalo fermo della gendarmeria nera italiana denuncia tutti gli abusi , esperimenti , torture che subisce tutti i giorni da queste agenzie deviate dello stato

Armi ad alta tecnologia in Italia: una realtà ufficiale confermata dalla normativa in vigore e dal 
ricercatore Emiliano Babilonia vittima di armi ad energia diretta radio satellitari dal 2001 dopo un anomalo fermo della gendarmeria nera italiana denuncia tutti gli abusi , esperimenti , torture che subisce tutti i giorni da queste agenzie deviate dello stato .




Ufficiale di tutte le armi ad alta tecnologia inclusi i sistemi di spionaggio militare previsti dal d.m.13.6.2003. Rassegna stampa ragionata degli avvenuti usi ed abusi in situazioni di guerra, rischio di commerci illegali e di impianti non consensuali da procedure illecite: eventualità indirettamente confermate da testate ufficiali autorevoli, persino filogovernative. 

A volte, per esigenze di salute ci si sottopone a cicli di terapia antalgica ed antinfiammatoria di laser, tens, ultrasuoni ed onde d'urto, se per intensità oppure per frequenza (sono due valori totalmente differenti) si incrementa la potenza, per quanto di poco ed in sede medica con l'opportuna strumentazione finalizzata a tal uopo, il dolore si manifesta ferocemente. Pertanto ed in questi casi i fisioterapeuti e gli infermieri "abilitati" professionalmente regolano sempre con vigile scrupolo ed attenzione le modulazioni da "programmare" nella macchina. Inoltre la diversificazione della modulazione è tarata sulla tipologia del disturbo di salute e sulla tolleranza del paziente. Ancora maggiore è lo scrupolo adoperato per le applicazioni di onde d'urto, che vengono eseguite solo ed esclusivamente dal personale medico specializzando oppure specializzato. Di contro pulsazioni a propulsioni alternate, elettrificazioni, dolori brucianti e puntori, persino anche indotte alterazioni del ritmo cardiaco, apnea notturna, infiammazioni, infezioni e molto altro, sono sintomatologie dell'uso offensivo di tali risorse, cioè laser, ultrasuoni, onde e molto altro, di armi in funzioni elevate sia per potenza che per frequenza. Armi, che utilizzano a fine offensivo le risorse citate, esistono, se ne ha conferma in Italia dal Decreto del 13 giugno 2003 intitolato "Approvazione del nuovo elenco dei materiali d'armamento da comprendere nelle categorie previste dall'articolo 2, comma 2, della legge 9 luglio 1990, n. 185", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 25 luglio 2003, N. 119, il cui testo consta di ben settanta pagine riportanti descrizione della tipologia fino alla robotica. Il decreto in essere veniva firmato da: on.le Martino, Ministro della Difesa; on.le Frattini, Ministro degli Affari esteri; on.le Pisanu, Ministro dell'Interno; on.le Tremonti, Ministro dell'Economia e delle finanze; on.le Marzano, Ministro delle Attività produttive (1).

Tipologie, usi, abusi  e danni.
Nell'allegato 39 bis del suddetto decreto compaiono alcune trattazioni interessanti riguardanti gli agenti tossici chimici oppure biologici cap.7, pagg.17-18; le apparecchiature elettroniche cat.11, pag.29; armi ad energia cinetica cat. 12, pag.30; apparecchiature per la visione cat. 15, pag.33, sistemi d'arma ad energia diretta cat.19, pag.38; robotica pag.46, ect. E' quindi un dato di fatto, che tale tipologia di armi esistano; così come le loro versioni portatili finanche commercializzate su internet, giacché la versione primaria è più ingombrante; inoltre, ed anche purtroppo, è un triste dato di fatto, che garantiscono l'impunità ai suoi possessori, ai suoi utilizzatori ed ai ....padroni di casa, giacché queste armi agiscono "through wall" ovvero attraverso le pareti.

I danni fisici inferti sono gravi ed infidi, poiché talune di esse agiscono attraversando la superficie della pelle, senza lasciare alcun danno né segno visibile, fiondando direttamente l'interno dell'organismo. Inoltre è tuttt'altro né verosimilmente escludibile il commercio illegale di tali armi da parte della criminalità organizzata nostrana, di cui autorevolmente riferisce il periodico on-line "Gnosis - Rivista Italiana di Intelligence del Sisde", con gli articoli "Le caratteristiche della criminalità informatica: profili nazionali ed internazionali", di Carlo Sarzana di Sant'Ippolito (2); "Cyberlaundering - Il riciclaggio del terzo millennio", di Umberto Rapetto (3).

Seppure parzialmente, essendo aggiornato al novembre 2001, dei danni procurati da tali armi, oltre che di altro, documenta un libro "Le nuove guerre" , curato da Umberto Rapetto e Roberto Di Nunzio, edito dalla Bur Rizzoli Rcs libri. Un breve inciso su uno degli autori: Umberto Rapetto è stato colonello della Guardia di Finanza, alla guida del Nucleo Speciale Frodi Telematiche, oltre che giornalista ed impegnato in molte altre attività, tra cui la docenza universitaria (4 e 5). Nel descrivere tali armi, considerate generalmente "non letali", lui dissente e riproduce su schema alcuni degli effetti inferti nell'organismo. Altro argomento trattato nel capitolo "Il cervello nel mirino" pertiene il controllo mentale ed il lavaggio del cervello comunemente denominati "mind control", mentre il secondo "brainwashing": ne vengono descritte le tecniche di manipolazione mentale contro la volontà del soggetto, in contraddizione alle sue convinzioni morali; i metodi usati e le dinamiche di azione, nonché i mezzi. Va precisato, che il testo è ormai fuori commercio ed è acquisibile attraverso il prestito bibliotecario anche interregionale.

Sull'uso corrente delle armi ad alta tecnologia va menzionato anche un articolo, ancora rintracciabile attraverso internet, scritto da Federico Dal Cortivo e pubblicato da "Il Sole 24 Ore" il 30 maggio 2010 (6). In sintesi e schematicamente ecco gli argomenti trattati: 1) il ricorso a tali armi nel Vicino Oriente; 2) analisi portata a termine dal Dipartimento alla Difesa Usa sulle reali esigenze d'uso di tali armi; 3) armi a colla già utilizzate in Somalia nell'operazione "Restore hope" nel 1995; 4) uso del laser a puntamento; 5) armi acustiche utilizzanti gli ultrasuoni offensivi dei centri d'equilibrio dell'organismo; 6) armi a radiofrequenza usanti radiazioni elettromagnetiche in grado di procurare attacchi di epilessia; 7) basse frequenze capaci di produrre istamina da parte delle cellule cerebrali con l'esito di indurre stato di sonnolenza oppure sonno profondo; 8) ads - active denial technology in grado di bloccare accessi stradali; 9) studi in corso sull'uso del laser-plasma compromettente la funzionalità di un motore d'auto; 10) laser ultravioletti paralizzanti esseri umani; 11) armi a microonde causanti danni permanenti fisici fino al sistema immunitario: 12) la realistica possibilità dello studio, dello sviluppo e del ricorso a tali armi "in barba ai vari trattati e convenzioni internazionali".

"Minaccia virtulale, pericolo concreto", a firma di Umbero Rapetto,  è il titolo di un articolo apparso nel gennaio-aprile 1997 (7) sul periodico on-line del Sisde "Gnosis", i cui argomenti principali trattati pertengono: 1) il remote crime ed il cybercrime sono due realtà seriamente preoccupanti, in quanto i delitti possono essere compiuti da un luogo differente da quello in cui si manifestano ed in questo modo la criminalità si pacifica in questo nuovo mondo reso possibile da reti telematiche e connessioni virtuali, in entrambi i casi l'impunità sarebbe assicurata; 2) armi a radiofrequenza (Rfw radio frequency weapons) ed armi ad emissione mirata di energia (Dew directed energy weapons) capaci di bloccare auto ed apparati in funzione. Sempre dalla stessa autorevole rivista del Sisde rimarchevoli sono altri articoli, prima di affrontare la grave violazione delle tecniche di manipolazione e condizionamento mentale, peraltro in modo fraudolento sulla vittima prescelta ed inconsapevole.

Tecniche invasive.
Nel 2009, nell'articolo intitolato "La biometria a difesa dell'identità" (8),  l'autore Antonio Teti scriveva tra l'altro: "la ricerca ... ha come obiettivo quello di creare uno scanner in grado di analizzare gli schemi delle attività cerebrali dell'uomo ..: identificazione dell'individuo... e i  livelli di alcuni parametri riconducibili alle funzioni cerebrali (paura, eccitazione, stanchezza, ect.)" . più avanti spiegava, che alcuni volontari si erano sottoposti a dei test "grazie a particolari strumenti" misurando in tal modo l'attività elettrica del cervello. Poi, tutti i dati acquisiti venivano memorizzati all'interno di un Rfid - radio frequency identification, ovvero microprocessori impiantati nei volontari ... per sperimentazioni sull'identificazione facilitata. Quale commento urgente insorge il grave problema delle violazioni dei propri dati, da chi è detentore di un sistema di decodifica dei dati contenuti nello stesso microprocessore.

In un altro articolo scritto dallo stesso autore e pubblicato nel 2008 ancora su Gnosis, dal titolo "Microchip nel cervello - privacy a rischio"(9) l'esordio dell'esposizione riguarda il tema della comunicazione con il pensiero e la lettura del pensiero, più avanti riferisce di studi applicati alla ricerca per la codifica delle onde Emf (electromagnetic frequencies) generate dal corpo umano ed intercettabili con strumentazione adeguata. Per tali studi sarebbero stati sperimentati dispositivi innovativi come l'Emf brain stimulation, il Remote neuronal monitoring (Rnm) e l'Electronic brain link (Ebl). Precisa, che l'Emf è stato progettato per gli studi neurologici, quindi in campo medico. Tali esiti di ricerche sono state classificate dalla Nsa come radiazioni intelligenti meglio identificate come "informazioni elettromagnetiche involontarie e diffuse nell'ambiente  non radioattive o nucleari". Tale dispositivo, qual è l'Emf, opera su una banda di frequenza interagente con il sistema centrale dell'uomo; inoltre parrebbe, che dal punto di partenza medico, foriero di tali ricerche, l'applicazione di questo sistema abbia trovato applicazione da parte dell'Aeronautica militare statunitense per la ricognizione del campo di battaglia nel corso della campagna irachena! Si ribadisce e si sottolinea: da uno studio medico ad un'applicazione militare.
Il Remote neural minitoring (Rnm) lavora in sinergia con l'Emf al fine di decifrare il pensiero umano. L'autore rimarca quanto segue: "considerato che un pensiero generato dal cervello utilizza campi bioelettrici, è possibile attivare degli analizzatori di segnali elettromagnetici che possono consentire la traduzione in linguaggio verbale del pensiero. Non solo! Il sistema Rnm è in grado di inviare segnali codificati anche alla corteccia uditiva del sistema nervoso in modo da permettere, ad esempio, la trasmissione audio senza l'ausilio dell'orecchio (comunicazione diretta con il cervello)". Al termine viene riportato un utile schema di funzionamento dell'Emf brain stimulation. In chiosa rileva il rischio, che tale tecnologia possa cadere nelle mani sbagliate per usi criminali.

Altro articolo del medesimo periodico e dello stesso autore, dal titolo "La persuasione nell'era digitale" analizza le fasi di condizionamento psicologico sociale messe a punto da uno studioso statunitense del Department of Psychology della Central Washington University.
In internet è già disponibile n elenco dei brevetti statunitensi (10) afferenti microdispositivi oppure biochip inseribili, meglio dire impiantabili fraudolentemente nell'organismo umano ed atti a modificare gli stati della coscienza umana, come la percezione, la memoria, la sessualità ed altro, anche in stato di deprivazione sensoriale esistono e da tempo. La lettura è terrificante, perché se esistenti, di contro sono del tutto ignoti i protocolli medici seguiti a tutela dei malcapitati ed affatto volontari pazienti. Va precisato, che le dimensioni di un biochip non raggiungono quelle di un chicco di riso... quindi non facilmente individuabile ad occhio.

Mass media e deontologia medica.
Una breve carrellata sull'argomento trattato dagli organi di stampa più
comuni lascia scorgere dell'ordinarietà dell'argomento "uso dello studio del cervello" e degli apporti tecnologici in sede protesica:
- come funziona il cervello, su Focus 2001;
- il computer ci riconosce dalla voce, su Focus;
- gli straordinari poteri dell'intuizione, su Focus luglio 2010;
- l'età bionica, la fusione tra uomo e macchina, su National Geographic, gennaio 2010 (11) (riguardo questo articolo non può sfuggire all'attenzione la pagina illustrante "l'orecchio connesso", essendo esaustiva e chiarificatrice dei microscopici impianti nonché delle loro componente all'interno della testa);
- così il cervello comunica dal coma, su La Repubblica, 5 febbraio 2010 (12).
Sullo studio del cervello si moltiplicano gli ambiti e gli sconfinamenti ... lo stesso valga per il tentativo di fare informazione scientifica attraverso la stampa: certo, non è questa la sede per analizzare il rapporto tra scienza e vera informazione, semmai l'intento è quello di fornire squarci di visione coerenti al presente articolo, nella trattazione difficile e controversa di temi etici.

Sul settimanale "A" del 6 maggio 2010 appariva un articolo sul data mining, ovvero il ricorso allo studio dei sistemi algoritmici per la previsione degli atteggiamenti e comportamenti umani; di tale nuova specializzazione esiste già tanto di disciplina che di cattedra, il cui titolare è Fabio Nalucci all'università di Milano (13). Tutto ciò è di grande utilità per la pubblicità ed il marketing, seppure l'ambito originario di applicazione sia stato quello del crime prevision, ovvero previsione del crimine.
Anche in questo caso però ci si pone di fronte alla violazione del principio della privacy, con un dettaglio ed un interrogativo fondamentale: si è giunti a tali esiti di studi attraverso quali protocolli sulle cavie? Da porsi è lo stesso quesito per gli altri due esiti scientifici, di cui si ha notizia il 12 marzo 2010, il 21 maggio 2010 ed il 16 gennaio 2010.

Ancora prendendo spunto dal sopramenzionato libro "Le nuove guerre" di Umberto Rapetto, più precisamente dal capitolo "Il cervello nel mirino" si descrivono le tattiche utilizzate per minare l'autodeterminazione e la volontà  della persona attraverso modalità coercitive improntate all'insegna della più assoluta violenza, con modalità e tappe progressivamente più invasive della sfera individuale e lesive del suo codice morale. Di fatto si tratta di programmi per modificare i comportamenti del soggetto preso di mira: questo è il "mind control", il controllo della mente. Age regression, amnesia ipnotica, sleep deprivation sono soltanto alcuni dei metodi usati a tal uopo ed in una complessa sinergia di mezzi sofisticati, che include armi psicotroniche, droghe e .... Totale perdita di consapevolezza del malcapitato. Nel sopramenzionato elenco dei brevetti si implicita tale ricorso al condizionamento mentale.

E poi il cervello umano è sensibile alle onde elettromagnetiche di bassissima frequenza, cioè può essere alterato mediante variazioni di frequenze: microonde elf (extremely low frequency), vlf (very low  frequency) ed lf (low frequency). A tale riguardo, tutt'altro che impossibile è la rilevazione delle correnti elettriche circolanti attraverso i neuroni del cervello, l'induzione di altre correnti per alterare le funzioni cerebrali tutte e/o anche temporaneamente (le ricerche pertinenti le neuroscienze sono spregiudicatamente molto più avanzate delle sparute e talvolta persino ridicole notiziole a mezzo stampa) non è un tabù. Supporre un meccanismo di interferenza costruttiva, ovvero la creazione artificiosa di campi elettromagnetici idonei a captare le onde cerebrali e/o ad interferire con esse è più che realistico, anche scoprendo prese ed interruttori in casa della vittima predestinata e porre nelle immediate vicinanze "ponti" stabilizzatori per fermare e confermare le frequenze siano esse naturali, che indotte oppure interferite.
Ancora, per psicotecnologie si intendono quei sistemi usati all'accesso diretto al subcosciente, per esempio lo psico-zond si basa sull'analisi matematica del comportamento di un individuo e delle sue risposte fisiologiche conseguenti a dei stimoli semantici presentati allo stesso e tuttavia non percepiti a livello conscio; la psicocorrezione è la modifica coercitiva del comportamento del soggetto scavalcandone la volontà e la consapevolezza, includendo l'ingiunzione di comandi imperativi. Tutto ciò avviene in assenza di veglia e di consapevolezza della vittima, in concomitanza di abusi fisici, in sede chirurgica e persino con violenze anche sessuali, strutturati al programma cosiddette di controllo mentale. Un esempio estremo di quanto descritto è il caso di Carole Rutz, una tra le migliaia di vittime di programmi di "modifiche comportamentali" indotte con mezzi e metodi affini a quelli sopradescritti, dalla stessa narrato nel suo libro "A nation betrayed" (14).

Tortura e commercio illegale.
La riferita esposizione descrittiva non vuole nè può esser esaustiva per molte ragioni, la cui principale è l'immenso "parco" tecnologico utilizzabile per perpetrare abusi di baria specie a danno della salute, la cui insorgenza improvvisa di gravi patologie è esponenziale; nè le innovazioni vengono sempre portate a conoscenza dell'opinione pubblica dati gli incommensurabili interessi economico-finanziari e l'illegalità delle procedure adottate con le sperimentazioni. A tale proposito sono meritevoli d'attenzione più che dovuta due notizie pubblicate qualche tempo fa': la prima riguarda proprio "la messa in guardia" del nostro Ministero degli interni su ricerche (15) scientifiche dell'attività psichica svolte da Antonio Mereghetti, fondatore di Ontopsicologia, che è stato indagato dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza italiano; mentre l'altra notizia afferisce ad un rapporto del 18 marzo 2010 elaborato da Amnesty International in cooperazione con Omega Reasearch Foundation(16 e 17), centro studi specializzato, che ha reso noti la vendita ed il commercio illegali di strumenti di tortura, con il coinvolgimento di alcuni paesi, inclusa l'Italia.

lunedì 21 gennaio 2019

conferenza sabato 23/02/2019 Roma progetti top secret del nuovo ordine mondiale

conferenza sabato 23/02/2019 Roma progetti top secret 

del nuovo ordine mondiale


PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA TRAMITE EMAIL

informazionepopolareradiotvweb@gmail.com