"Armi ad energia diretta satellitare", non è fantascienza
Vi avevo già parlato di un'arma ai raggi microonde il cui uso potenziale poteva essere quello di "scottare" i manifestanti, ho approfondito l'argomento da allora (marzo 2012) ad oggi ed ho scoperto tutta una tipologia di armi dette "Armi ad energia diretta" fra cui naturalmente rientra anche quella dei raggi microonde.
Vi avevo già parlato di un'arma ai raggi microonde il cui uso potenziale poteva essere quello di "scottare" i manifestanti, ho approfondito l'argomento da allora (marzo 2012) ad oggi ed ho scoperto tutta una tipologia di armi dette "Armi ad energia diretta" fra cui naturalmente rientra anche quella dei raggi microonde. Queste armi comprendono una classe di armamenti capaci di indirizzare sui bersagli, in modo quanto mai preciso ed efficace, svariate forme di energia non cinetica, in sostanza piuttosto che colpire l'obbiettivo con un proiettile o mediante la forza d'urto di un'esplosione, questi dispositivi inviano sul bersaglio delle radiazioni elettromagnetiche, ad onde acustiche, o al plasma o ad elevata energia o ancora raggi laser.
Veniamo ora alle armi al plasma e ad impulsi, vi potrà sembrare che stia parlando di armi da film di fantascienza ma sappiate che le basi per una simile tecnologia bellica furono poste negli anni ’40 dal fisico Nicola Tesla. Il principio è quello di sparare contro il bersaglio un “proiettile” di energia, composto da materia elettricamente carica composta da elettroni, neutroni e protoni. Il tutto avviene attraverso un processo di ionizzazione dell’aria (chemtrails?). Tale meccanismo è stato studiato approfonditamente dagli scenziati del DARPA (il dipartimento per la ricerca e l’innovazione tecnologica del Dipartimento della Difesa USA), con la collaborazione di una azienda tedesca. Armamenti di questo tipo sono in fase avanzata di sperimentazione da parte degli eserciti di: USA, Israele e Australia. L’applicazione letale di questa tecnologia è stata chiamata Pulsed Impulsive Kill Laser (PIKL). Il dispositivo ha dimostrato la sua efficacia in diversi test, riuscendo a perforare anche armature in Kevlar e lastre di metallo. La versione non letale del PIKL va sotto il nome di Pulsed Energy Projectile (PEP). Questo dispositivo è in grado di stordire uomini e animali, creando forte dolore e temporanea paralisi. Il principale ambito di applicazione previsto per il PEP viene indicato in scenari di controllo dell’ordine pubblico, mentre un’altra delle applicazioni prefigurate è quella di presidio dei checkpoint. Oltre a stordire le persone una simile arma dovrebbe essere capace di bloccare i veicoli, in quanto il suo “impulso energetico” interferire con i sistemi elettrici di iniezione. Il raggio d’azione del PEP è di circa 2 Km, ed il suo funzionamento si basa sull’emissione di un impulso laser ad infrarossi (mediante l’impiego di un “deutorium fluoride laser”). Il plasma prodotto dalla parte iniziale dell’impulso arriva ad esplodere poiché i suoi elettroni assorbono l’energia della parte finale dell’impulso. L’esplosione di questo plasma ad elevata energia si tramuta in una forza d’urto combinata ad un’onda elettromagnetica. Altri dispositivi affini a questa tecnologia si chiamano MARAUDER (Magnetically Accelerated Ring to Achieve Ultra-high Directed Energy and Radiation) ed Extreme Alternative Defense System (XADS) .
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